CORALE: SETTIMANALE DI RICERCA SULLA POESIA ITALIANA CONTEPORANEA
Poeta: IRENE TEOBALDELLI
da "Passaggio a Ovest" di Irene Teobaldelli (un inedito)
PASSAGGIO A OVEST
Non sono nata inutilmente
Ma per guardare le luci di notte
Sui campi
Per sentire i rumori lontani
E farne di ognuno una vita
Che illumina
Non sono nata con la precisione
Di un orologio
E del tempo che passa
Non segno la rotta
Osservare la luna, che taglia
Le arance sul tavolo
E farne ricordo
Eco di lunghe maree
La mia esistenza è vasta
NOTA DI LETTURA
pensate, per quando dovrete lasciare il mondo,
non solo a essere stati buoni, ma a lasciare
un mondo buono!1
BERTOLT BRECHT (1898 – 1956)
Troppo spesso oggi si ascoltano, dette o lette, parole di una sciocchezza inaudita in merito alla poesia e sulla poesia italiana contemporanea; e posso affermare, per quanto appunto detto e letto in questo tempo della letteratura italiana, che qui non trattasi proprio di poesia ma di una "cosa" appesa alla prosa e mandata accapo solo perché assomigli, almeno graficamente, a una poesia; perché questa "cosa" è troppo pensata, perché, innanzitutto, i componimenti sembrano non staccarsi mai da uno sterile, solipsistico, biografismo di fatti propri e di nessun altro: tutto questo "lavorio" intellettualistico può produrre solo degli enormi sbadigli, non certo poesia.
La Poesia, per quanto ne possa dire qualche sprovveduto di passaggio, è un'arte popolare che scava in cerca dell’esistenza dell’uomo nell’esistente e, così, riportarla alla luce.
Allora si fa utile esercizio di ricerca nel tentativo di tracciare un percorso buono per tutti, da farsi a ogni età, in modo da ritrovarsi non nati inutilmente, seppure imprecisi, anche se accadesse di perdere lungo la strada il fiato, che per riconquistarlo basta fermarsi, contare fino a dieci, e ripartire, perché l’esistenza di ognuno è vasta, e tutto questo si può trovare in una poesia, in poche parole a incatenare e affastellare versi verticali, a filo, messi bene, affinché non cadano, a fare un testo che sappia parlarci di cose che conosciamo ma che non abbiamo mai incontrato prima: a questo serve la Poesia, ad accrescere le nostre conoscenze senza richiederci alcuno sforzo che la vita, perché non siamo nati inutilmente, come ci insegna questa poesia di Irene Teobaldelli, che sicuramente arricchisce la sua propria vita scrivendo poesia.
MASSIMO RIDOLFI
- frammento da «Santa Giovanna dei Macelli», Giovanna, Bertolt Brecht, Teatro, Volume primo, Einaudi, Torino, 1963, p. 654.
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