CORALE: SETTIMANALE DI RICERCA SULLA POESIA ITALIANA CONTEMPORANEA
Poeta: LEONARDO CALTABIANO
da "Caduta" di Leonardo Caltabiano, in "Un bianco silenzio che cela le stregonerie della mente" (youcanprint 2019)
CADUTA
Inchiostro gettato lì,
composto senza base,
senza la Bellezza.
Specchio dell'epoca
del piano oscillante,
del grande sfacelo.
NOTA DI LETTURA
Chi pensasse che la scrittura, lo scrivere versi soprattutto, sia un lavoro intellettuale sarebbe davvero fuoristrada: non c'è azione più materialistica dello scrivere, come non c'è materiale più duro della parola, corpo e sostanza che può essere affrontato solo se si ha l'umiltà dell'esperienza, che significa aver fatto cose in comunione con la Natura, vale a dire aver esercitato la propria esistenza fisica e spirituale in ogni gesto, e in ogni gesto aver ricercato il corpo e l'anima: questo fa lo scrittore, l'artista: sperimenta nell'esercizio d'arte tutto se stesso con ciò che lo circonda, e in tutto questo, quando riesce, fluisce.
Allora possiamo sentire che siamo vicini all’altro, al suo lavoro, qualsiasi esso sia, perché ciò che più conta è quel lavorare bene di cui scriveva Edoardo Sanguineti, perché lì è il bene, per l’uomo.1
E allora c’è ragione di avvicinarsi alle carte di questo Nostro giovane poeta, Leonardo Caltabiano, cui arrivo con grave ritardo ma il lavoro è tanto, e tanto è qui il da farsi ancora; ma c’è tempo, c’è sempre tempo per l’ascolto di una buona scrittura, di una cosa fatta bene, che ragioni tra Cielo e terra, per non rischiare una irrecuperabile Caduta nell'immensità di un cosmo che gioca contro di noi.2
MASSIMO RIDOLFI
ASCOLTA QUI I VERSI:https://youtube.com/shorts/wyAKF9dyZCo?feature=share .