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CORALESETTIMANALE DI RICERCA SULLA POESIA ITALIANA CONTEMPORANEA

Poeta: ANDREA LEONE

particŭla da “Hohenstaufen, 17” di Andrea Leone (L’Arcolaio 2016)

*

La cronaca gloriosa mi crea. La cronaca gloriosa mi spaventa, ora estrema

della dea. La scossa dell’esattezza celebra la mia definitiva giovinezza. I 

corpi creano il cielo, il palcoscenico. L’idea tremenda regna sui meridiani 

della meraviglia. Estinto dal destino, io divido di libro in libro il mio

spartito del suicidio, il mio definitivo dominio divino. Tremo impero 

impietoso del secolo, glorioso gioco del giorno, maschera più vera del 

volto, invenzione ed inizio, estasi ed esordio. Mi incarno assalto esatto, 

morbo ereditario dell’anno, passo spietato di un epitaffio. Risveglio il

freddo, spezzo lo specchio splendido, creo il metodo che ero, esaltato dal 

sacro

spettacolo in cui nasco.

NOTA DI LETTURA

Certo è l'inconscio che partecipa alla composizione artistica, maggiormente nella scrittura, forse, rispetto ad altre forme dell'Arte.

Quello dello scrittore, però, è un Io recitante, perché, e sarebbe inutile negarlo, è sempre l'io che si mette a scrivere, che il mestiere insegna a sorvegliare affinché si faccia recitante, attore e maschera e costume di ogni possibile parte.

La poesia è fatta tutta di una forte delicatezza. È quell'alito che ci ha insegnato Dante: seppure così impalpabile, capace alla Vita.

Non bisogna mai coltivare la finzione, nella vita e nello scrivere: il Vero che ci accade intorno, invece, va  conservato nella scrittura.

Proprio come fa Andrea Leone in questo suo scrivere antico e moderno, cioè classico, prosodia e prosimetro, dove salva un verso caduto lacerto perpendicolare; e l’Io recitante di questo poeta è capace di farsi religioso, di dirci una nuova religione dell’uomo, fatta dall’uomo per l’uomo, che lo racconta, che trova degna dimora nei suoi testi, dai quali ci osserva tutti, nei quali ci gratifica affrancandoci da ogni personale solitudine; e ci vede quando dice di noi, scoprendoci dentro un atto magnifico e inesausto:“Nel bellissimo battesimo / io vi rivedo”.

MASSIMO RIDOLFI

ASCOLTA QUI I VERSI:https://youtu.be/KPwZ4BtwACQ .