CORALE: SETTIMANALE DI RICERCA SULLA POESIA ITALIANA CONTEMPORANEA
Poeta: FRANCESCA MARICA
particŭla da “Concordanze e Approssimazioni” di Francesca Marica (Il Leggio 2019)
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A me sembra di proteggere le cose
solo tenendole per mano
nel tempo dell’inizio dove è ridotta la distanza
e tutto il resto viene dopo,
viene nel luogo in cui non ci si tocca.
La verità è che le storie le raccontano i silenzi,
i rossi accesi dei rilievi,
le forze avvinte all’acqua cieca.
Del peso dei corpi si può anche stare senza
se si è quelli destinati a ritornare.
NOTA DI LETTURA
La poesia è un’arte plastica: sì, le poesie sono oggetti tangibili, scultorei, terreni manufatti dell’uomo.
E non serve prestarsi a inutili sofismi: se quello che vi è proposto vi annoia, vuole senz'altro significare che in tutto ciò non c'è Artee non ci sarà mai Poesia.
La poesia è il raccolto di un attimo irripetibile, quindi è sempre d’occasione, con buona pace dei Professorenpoesie, come è a ogni occasione d’amore, come è inevitabilmente civile: allora Stop the murder and the suicide!ammonisce inesauribile Jack Kerouac, Il Genio, al termine dei suoi Mexico City Blues.
E tanto meno la parola, che serve la Poesia, può essere usata a unguento medicamentoso, che sani le ferite.
No: la Poesia, se è tale, non ripara ma scopre, scoperchia la casa che il temporale ha risparmiato: così mostra l’ineludibile durezza della Vita; e ci scortica le ferite che non abbiamo ancora.
Il testo di Poesia non è un conto economico che può chiudere in pareggio.
Non pareggia.
Non appiana.
La parola in Poesia può invece segnare la coscienza degli uomini, farli arrestare innanzi ai fatti concreti della Vita, che sono i medesimi della Poesia.
Come propone il dettato di Francesca Marica, vicino e bastante a farsi parte della Vita, a divenire Poesia, poiché sa che “non c’è rumore che sappia farsi sordo” e maneggia “gli eventi con cura” perché “Serve un gesto di molta precisione / per aiutarsi a crescere ancora”; sì, perché la Poesiamira a ciò che apparentemente non è possibile all’uomo, eppure lì riesce: la Poesia mira alla perfezione, e spinge l’uomo a misurarsi con lo spazio della perfezione, luogo che può essere solo l’abitato dell’anima, dove nulla ha più la tangibilità della materia, dove anche l’articolata anatomia della mano diviene improvvisamente incomprensibile e inutile.
La Poesia è preghiera che libera l’uomo del suo stesso corpo, che rimane testimoniato dal testo: questa è la ragione materiale di tutte le arti, restare a testimoniare il corpo umano.
La poesia di Francesca Marica è ciò che resterà ancora di tangibile del proprio corpo.
MASSIMO RIDOLFI
ASCOLTA QUI I VERSI:https://youtube.com/shorts/mBL2yEI9LV8?feature=share .