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Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, come da tradizione il 6 gennaio andrà in scena la decima edizione del “Presepe Vivente” di Campli. La suggestiva rievocazione, organizzata dalla locale associazione "Gli Amici del Convento" in collaborazione con la Famiglia Francescana e il Comune di Campli, si svolgerà dalle ore 16 alle 20 al Convento dei Frati Cappuccini, con ingresso gratuito.

A presentare la manifestazione questa mattina in conferenza stampa al BIM sono intervenuti: il Sindaco di Federico Agostinelli, l'assessore comunale Agostino Rapini, il vicepresidente del Consorzio, Luca Di Girolamo, il Presidente dell’Associazione Danila Di Paolo e il Vice Presidente Gabriella Di Basilio.

La rappresentazione della Natività, come ogni anno, si svilupperà nella parte esterna del Convento su di un terreno di circa duemila metri e, come da tradizione, trasporterà i visitatori nella “magica atmosfera” di Betlemme, tra botteghe degli antichi mestieri artigianali, come il fabbro, la tessitrice, l’impagliatore di sedie, o più culinari, dove potranno osservare la preparazione e degustare prodotti tipici come formaggio, frittelle e biscotti, senza dimenticare il banco di frutta e verdura, le locande tipiche, i pastorelli con i loro animali, i viandanti e i centurioni romani, i palazzi di Erode e del censimento, dove i visitatori potranno lasciare un segno del loro passaggio mentre entrano nella città.

Attraverso questo percorso, i tre Re Magi e i visitatori, accompagnati dalle melodie di esperti zampognari, arriveranno alla capanna che ospita la Sacra Famiglia. 


In tutto saranno 50 i figuranti che daranno vita alla rievocazione.

A caratterizzare quest’edizione sarà la figura di un attore che, nelle vesti di San Francesco, narrerà la prima rievocazione della nascita di Gesù, avvenuta a Greccio 800 anni fa, nella notte di Natale del 1223.

Le strutture del villaggio, i costumi e le scene sono realizzati dai membri della Famiglia Francescana e da alcuni volontari del territorio che, come ogni anno, hanno lavorato per diverse settimane all’allestimento del presepe vivente, utilizzando materiali di recupero secondo il modello francescano di povertà e umiltà.

L’evento nasce dal desiderio di testimoniare che il Convento, per noi tutti, non è solo un luogo caro, bensì un custode privilegiato di antiche tradizioni che assolve ancora oggi ad uno dei suoi compiti primari: raccogliere e tramandare i segni di infinite generazioni.

Gli amici del convento vi aspettano in questo luogo magico, in grado di emozionare grandi e piccini.