È stato presentato questa mattina il progetto "Viva! Prendersi cura per migliorare le cure", che prevede una raccolta fondi per l'acquisto di un innovativo laser CO2 per contrastare l’atrofia vaginale e migliorare la qualità della vita delle pazienti oncologiche in cura presso le UOC di Oncologia Medica dell’Ospedale Mazzini di Teramo e dei presidi di Giulianova, Sant’Omero e Atri. Il progetto è stato illustrato al Consorzio Bim dal presidente del Consorzio Marco Di Nicola, tra i primi enti ad aderire alla raccolta fondi, dal direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia, dal direttore della UOC di Oncologia Medica del Mazzini di Teramo, Katia Cannita, e dalla presidente dell’associazione “Viva!”,Donatella Autore.
“Il laser di cui la nostra Asl potrà disporre anche grazie alla donazione del Consorzio Bim – spiega il direttore generale Di Giosia – rappresenta la soluzione non chirurgica e non farmacologica più efficace per prevenire e trattare l’atrofia vaginale delle pazienti oncologiche. Dotare la Asl di Teramo di questo strumento rappresenterà un grande gesto di solidarietà che permetterà di dare vita a un vero e proprio progetto di cura che consentirà di preservare l’equilibrio psico-fisico delle pazienti e di migliorarne la qualità della vita. I miei ringraziamenti, oltre al Bim, vanno all’associazione Viva Onlus, per questo progetto che va in direzione di una sempre maggiore umanizzazione delle cure”.
“Sosteniamo questa importante iniziativa – afferma il presidente del Bim, Di Nicola – che potrà portare tanti benefici alla qualità della vita delle donne in trattamento oncologico: crediamo che il Consorzio Bim possa e debba fungere da traino per questo importante progetto di sensibilizzazione”.
“Abbiamo iniziato il nostro cammino agli inizi del 2019 – sottolinea la presidente di “Viva!”, Donatella Autore -; questo progetto nasce dalla volontà delle dottoresse Tina Sidoni, specialista in Oncologia medica dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila, e Maria Rosaria Autore, specialista in anestesia e rianimazione dell’Ospedale Mazzini di Teramo, con l’entusiasmo e la voglia di lasciare un segno positivo nel percorso delle pazienti oncologiche, una sorta di viatico per farle proseguire col sorriso, sapendo di non essere più sole. La conoscenza diretta delle problematiche legate all’iter terapeutico delle pazienti oncologiche ci ha permesso di costruire una realtà capace di poterle affiancare nei momenti più difficili, attraverso la cura delle ferite impresse ad anima e corpo. In questi primi due anni di attività Viva! ha realizzato tanti piccoli ma preziosi risultati, con l’unico scopo di assicurare gratuitamente trattamenti estetici alle donne in cura”.
“Il calo di estrogeni conseguente ai trattamenti chemioterapici e ormonali sulle donne con neoplasia – evidenzia il direttore delle UOC di Oncologia del Mazzini, Katia Cannita - determina una serie di disagi che hanno un forte impatto sulla loro sfera psichica ed emotiva, nonché sulle relazioni sociali e di coppia. Tra questi c’è la vaginite atrofica; grazie alle innovative tecniche laser è oggi possibile prevenire e risolvere il problema in modo efficace e indolore, ristabilendo l’equilibrio delle componenti della mucosa vaginale e la piena funzionalità di tutte le strutture coinvolte a livello urogenitale, migliorando anche i sintomi associati a disfunzioni urinarie”.
Nel progetto, del costo complessivo di 70mila euro, è previsto il coinvolgimento di diverse figure professionali quali ginecologi, oncologi, radioterapisti e personale infermieristico dedicato.
Per info. www.progettoviva.it