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spettacolo_fda_2025_castel_trosino.jpeg

escursione_festival_2025.jpegSi chiude con un bilancio da record e un prestigioso riconoscimento nazionale la XVI Edizione del “Festival dell’Appennino, Inclusivo di Natura”, manifestazione che in sei mesi ha saputo unire comunità, territori e culture attraverso un programma diffuso tra le quattro regioni del Centro Italia colpite dal sisma del 2016-2017. Promosso dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016 e dal BIM Tronto, con la collaborazione dei BIM Vomano-Tordino Teramo, BIM Nera-Velino Cascia, BIM Nera-Velino Rieti e delle Regioni Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio, il Festival si conferma un modello di rinascita culturale e sociale per l’intero Appennino centrale.

OLTRE 30.000 PRESENZE IN QUATTRO REGIONI

Con più di 30.000 presenze, il Festival ha toccato il suo massimo storico, confermandosi come il principale evento culturale e naturalistico dell’Appennino del Centro-Sud.
Dal 4 maggio al 12 ottobre 2025, 27 appuntamenti hanno animato 28 comuni distribuiti tra borghi, montagne e vallate, intrecciando musica, teatro, arte e cammini esperienziali.

L’inaugurazione è avvenuta a Palmiano, il borgo più piccolo del Piceno, simbolo di rinascita e resilienza, mentre uno dei momenti più alti – in senso letterale – è stato quello sul Terminillo, a testimoniare l’impegno del Festival nel valorizzare ogni angolo del cratere sismico.

UN RICONOSCIMENTO NAZIONALE PER LA SOSTENIBILITÀ

Il successo non si è limitato ai numeri. Il Festival dell’Appennino 2025 è entrato tra le 30 “buone pratiche” italiane per un’Italia più sostenibile – ASviS 2025, un riconoscimento che ne sancisce l’eccellenza nella promozione di modelli di sviluppo inclusivi e sostenibili, in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030.

Il Commissario Straordinario Guido Castelli ha sottolineato il valore simbolico e concreto dell’iniziativa:

“Il Festival dell’Appennino 2025 si chiude con numeri che certificano la bontà del lavoro svolto e con un messaggio chiaro: le nostre aree interne non sono periferie, ma il cuore pulsante del Paese. In questi mesi abbiamo visto la forza delle comunità, la capacità di trasformare la fragilità in energia costruttiva. L’Italia ha bisogno dell’Appennino centrale, dei suoi borghi, delle sue radici e della sua visione di futuro fondata su cultura, sostenibilità e innovazione.”

CONTISCIANI: “UN TURISMO LENTO E INCLUSIVO PER LA RINASCITA”

Soddisfazione anche da parte di Luigi Contisciani, Presidente del BIM Tronto e del presidente del Bim Teramo Marco Di Nicola, che hanno evidenziato come il Festival rappresenti un modello di rigenerazione sociale e turistica:

“Le oltre 30.000 presenze sono il segno tangibile della forza attrattiva dell’Appennino e del suo desiderio di rinascita. L’inclusione del nostro Festival tra le buone pratiche ASviS ci onora e conferma che il turismo lento, sostenibile e inclusivo è la via maestra per un futuro resiliente.”

LANCIOTTI: “UNA COMUNITÀ DI PASSIONI E CULTURA”

A chiudere l’edizione con emozione è stato Carlo Lanciotti, Direttore Artistico del Festival:

“Siamo giunti al termine con il cuore colmo di gioia. La risposta del pubblico, entusiasta e partecipe, ha confermato la vitalità della nostra comunità. La fusione di musica, teatro e circo contemporaneo ha reso questa edizione un’esperienza unica. Un grazie di cuore a tutti gli artisti, partner e volontari che hanno reso possibile questo straordinario viaggio condiviso.”

UN MODELLO DI COESIONE TERRITORIALE

Il Festival dell’Appennino 2025 – Inclusivo di Natura è stato realizzato in collaborazione con 28 Comuni dell’Appennino centrale – tra cui Camerino, Sarnano, Visso, Amatrice, Accumoli e Ascoli Piceno – e con la direzione artistica dell’Associazione Culturale Appennino Up e Mete Picene.

Un progetto che dimostra come cultura, ambiente e partecipazione possano intrecciarsi per dare nuova vita alle aree interne, trasformando il paesaggio appenninico in un laboratorio permanente di sostenibilità, bellezza e comunità.