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Perkoff

 

Stuart

SETTIMANALE DI RICERCA SULLA TRADUZIONE DIPOESIA

Poeta: STUART ZANE PERKOFF (1930 - 1974), St. Louis, Missouri.

POEM IN MY THIRTIETH SUMMER

4.

i move in[a

america[b(a), & still love

the tongue

surgeons were once

lowly, shops stank blood & piss[c.

who scrapes the bone of lie with dull & magic.

knife now

differs but slightly

walk close[d

to the ground. sing

close to the music. love

close the body[e. that’s all

i can say.

POEMA DELLA MIA TRENTESIMA ESTATE

4.

io mi muovo[a

dentro l’america[b(a), & continuo ad amarne

la lingua

una volta i chirurghi erano

umili, gli ambulatori puzzavano di sangue & piscio[c.

chi raschia l’osso di una bugia con noia & magia.

oggi il coltello

differisce ma lievemente

cammina vicino[d

alla terra. canta

attento alla musica. ama

stretto al corpo[e. è tutto quello

che posso dire.

Alla musica di ciò che accade.

NOTE DI TRADUZIONE

a. i move in > muovo all’interno > mi muovo all’interno > mi muovo interno > io mi muovo interno > io mi muovo dentro > io mi muovo: qui riporto, come anche farò di seguito, alcuni passaggi possibili di traduzione del termine in evidenza fino a giungere alla soluzione che ho ritenuto essere la più esatta, la più integrabile al senso complessivo dell’intero testo, in modo che, spero, sia chiaro che quando ci si avventura nel versare una poesia in altra lingua non bisogna mai fermarsi alla prima soluzione e come ci si deve staccare gradualmente dal significato della parola per riuscire a seguire l’immaginario del poeta – che poi è l’immaginazione la vera lingua, il linguaggio del poeta, cioè il suo modo di guardare e riportare le cose che vede –, vale a dire le immagini che questo evoca nel testo e queste riprodurre nella lingua di adozione, e ogni scelta, che è sempre personale, deve mirare a questo risultato; quindi, più che tradurre quello che dice il poeta, bisogna tradurre quello che mostra il poeta: solo questo, forse, è possibile fare, perché altre strade sono sicuramente fuorvianti, impraticabili perché allontanerebbero troppo dall’origine, dall’originale;  
b. america > america > dentro l’america: ritengo sia una ottima soluzione, in casi eccezionali, poggiarsi sulla sintassi della lingua di adozione perché non compromette la fedeltà alla versione originale e risulta arricchente, ovviamente non rispetto alla versione originale ma proprio per la versione nella lingua di adozione (è utile tornare alla nota a);
c. shops stank blood & piss > i negozi odoravano di sangue & piscio > i negozi puzzavano di sangue & piscio > gli ambulatori puzzavano di sangue & piscio: ritengo sia assolutamente necessario per il traduttore conoscere la biografia del poeta che traduce perché ciò permette di apprendere, intendere e rispettare il reale tessuto culturale e formativo dell’autore, e questo per non rischiare di attribuirgli in traduzione un linguaggio che non gli appartiene, per cui la scelta finale della sezione in traduzione;
d. walk close > cammina stretto > cammina attaccato > cammina vicino: ritengo che quello del traduttore di poesia sia un lavoro più vicino a quello dell’archeologo che a quello del letterato perché, come fa l’archeologo appunto, bisogna riportare alla luce il reperto-poesia il più integro possibile, quindi anche la riproposizione dell’aspetto grafico originale rappresenta un momento fondamentale dell’operare, perciò il rispetto della sintassi originale è obbligatorio, come delle sue interpunzioni, anche l’apparente semplice trattino di separazione ha la sua funzione, segni che vanno tutti intesi come annotazioni contrappuntistiche, perché tutto del testo originale, nella sua integralità, deve essere interpretato come fondativo della poesia stessa; vedi anche nota a;
e. close the body > vicino al corpo > attaccato al corpo > stretto al corpo: rivedi vedi nota a ed è anche utile tornare alla nota d;

MASSIMO RIDOLFI

ASCOLTA QUI I VERSI IN VERSIONE ITALIANA:https://youtube.com/shorts/lE59wEGLVCo?si=3E5KrINzf945qNFv .