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SETTIMANALE DI RICERCA SULLA TRADUZIONE DIPOESIA

Poeta: DIANE DI PRIMA (1934 - 2020), New York.

SONG AT 24

time

has eaten my innocence like a pistachio nut

love has walked off with my trust

o noble firstlove[a

​​all goonygreen[b 

what did you do with my laugh

what did you do with the money I gave you fridays

and holes in my shoes?

CANTO ALLE 24

il tempo

ha divorato la mia innocenza come una noce di pistacchio

l'amore se ne è andato con la mia fiducia

o nobile primamore[a

​​         totalmente ingenuo[b 

che cosa facesti con la mia risata

che cosa facesti con i soldi che ti diedi i venerdì

e dei buchi nelle mie scarpe?

NOTE DI TRADUZIONE

a. firstlove primamoreritengo che quello del traduttore di poesia sia un lavoro più vicino a quello dell’archeologo che a quello del letterato perché, come fa l’archeologo appunto, bisogna riportare alla luce il reperto-poesia il più integro possibile, quindi anche la riproposizione dell’aspetto grafico originale rappresenta un momento fondamentale dell’operare, perciò il rispetto della sintassi originale è obbligatorio, come delle sue interpunzioni, anche l’apparente semplice trattino di separazione ha la sua funzione, segni che vanno tutti intesi come annotazioni contrappuntistiche, perché tutto del testo originale, nella sua integralità, deve essere interpretato come fondativo della poesia stessa;
b. all goonygreen all gooey greentutto verde appiccicosocompletamente verde appiccicosocompletamenteverde > completamenteacerbo > completamenteimmaturo > totalmente immaturo > totalmente ingenuoqui riporto, come fatto in precedenza e come farò in seguito, alcuni passaggi possibili di traduzione della sezione in evidenza fino a giungere alla soluzione che ho ritenuto essere la più esatta, la più integrabile al senso complessivo dell’intero testo, in modo che, spero, sia chiaro che quando ci si avventura nel versare una poesia in altra lingua non bisogna mai fermarsi alla prima soluzione e come ci si deve staccare gradualmente dal significato della parola per riuscire a seguire l’immaginario del poeta – che poi è l’immaginazione la vera lingua, il linguaggio del poeta, cioè il suo modo di guardare e riportare le cose che vede –, vale a dire le immagini che questo evoca nel testo e queste riprodurre nella lingua di adozione, e ogni scelta, che è sempre personale, deve mirare a questo risultato; quindi, più che tradurre quello che dice il poeta, bisogna tradurre quello che mostra il poeta: solo questo, forse, è possibile fare, perché altre strade sono sicuramente fuorvianti, impraticabili perché allontanerebbero troppo dall’origine, dall’originale; vedi anche nota a.

MASSIMO RIDOLFI

ASCOLTA QUI I VERSI IN VERSIONE ITALIANA:https://youtube.com/shorts/peKzXYftwrk?si=CbZuWsdJnQf6VGNA