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TrigouPerché? Ecco, questa semplice domanda vorrei rivolgere ai "tifosi" del Teramo e del Giulianova che hanno dato l'ennesima prova della loro incomprensibile vaghezza, quando pochi giorni fa si sono incrociati in un autogrill dando poi vita ad una violenta ma sicuramente ridicola rissa.
Una domanda, quel perché?, che non intende conoscere la scintilla che ha dato il via alle danze (chè tanto scintilla non c'è stata) quanto le ragioni di una ostilità così deflagrante.
So bene che il fenomeno non è circoscritto ma si ripete in ogni regione e provincia, talvolta nella stessa città. Ma per quanti sforzi io faccia, non riesco a spiegarmi per quale ragione debba picchiare un mio coetaneo che non conosco, che non mi ha fatto nulla, che non ha niente in comune con me (e perciò niente che ci divide), che spesso è perfino vestito come me, se non fosse per quella sciarpa..
Non so spiegarmi come possa portare ad estremi così stupidi, la passione per il pallone; sport bellissimo, che ahinoi sembra purtroppo sempre più prigioniero.
Sport che molti teramani (e giuliesi) hanno amato e di cui conservano nella memoria e nel cuore tanti nomi, altre atmosfere, troppo storia piena di nostalgia.
Allora, perché?
Per carità non mi rifugio in considerazioni sociologiche, in analisi di psicologia individuale e di massa, in profondità esistenziali.. che ne so io.. e ora qui nemmeno mi interessano.
La risposta la voglio da loro stessi, da quei ragazzi, che ammiro quando cantano cori, che mi piacciono quando inneggiano alla loro città e ai loro colori, che mi emozionano quando favoleggiano di calciatori che in passato li hanno incantati e promesse che oggi li rapiscono.
Ma che detesto quando offendono, minacciano, insultano. Quando si picchiano.
Quando non hanno rispetto.
Ecco, non vorrei sembrare uno che moraleggia e che, seduto su un gradino alto e distante, rimprovera chi mena le mani avendo a pretesto il colore della propria squadra.
Ma me lo dicano; anzi no: lo dicano a se stessi: perché?
AMLETO