Mistificare una sconfitta; incassare un successo che in realtà tale non è ma è semplicemente il tristissimo rovesciamento della ignavia. Nel lessico speciale che impoverisce le province e offende luoghi degni di ben altra lealtà, si fa sempre più forte il linguaggio di chi riesce a dire il falso per il vero, e ricorre ad artifici comunicativi che ribaltano la verità delle cose, fino a fare trionfo di ciò che meriterebbe un degnissimo silenzio. La vergogna, in tal modo, è sepolta. La bugia, invece, trova in questo stile il suo territorio più appropriato e l’inganno verbale, la narrazione costruita ad arte, sono il terreno dove prospera l’aspirato beneficio, quasi sempre elettorale. E’ un po’ come il famoso gettare perle ai … Al cospetto di tanta protervia, è lecita la domanda sul come porci di fronte a tutto ciò, perché qui i destinatari sono persone, usate come truppe da assaltare nella propria guerra, il cui unico esito atteso è la vittoria. Perché le presunte soluzioni di problemi causati da chi si atteggia a paladino, paiono una intollerabile presa in giro, sebbene costoro – ne sono certo – siano tanto avvezzi ad alterare la realtà, che ormai non se ne accorgono nemmeno più e credono perfino di essere nel giusto. Che dolore mi causa questa celebrazione di soluzioni che tali non sono ma che diventano invece puri rimedi; che sapore di beffarda presa in giro questo decantare qualità, capacità, successi, che sono semplicemente mediocrità incapacità, fallimenti. E i poveri, e purtroppo inconsapevoli, destinatari dei messaggi, trattati come capre cui somministrare qualsiasi sbobba, pur di incassare la prebenda di cui sopra.. . Così si compie l'ennesima offesa e si realizza l’ulteriore oltraggiosa beffa; peraltro non di rado, tra selfie, sorrisi e foto ad uso degli organi di informazione. Mi pare di scorgere, in tutto questo, la città deprivata della sua anima, corteggiata con un ruffianesimo benpensante e abbandonata con celata indifferenza ad un destino di impoverimento che nessuna finta soluzione potrà ribaltare. Una città che meriterebbe ben altri Capitani e condottieri più valorosi.
AMLETO