Grandi festeggiamenti a Pianacarani: clacson che suonano, gente che stappa bottiglie e qualcuno che giura di aver visto un tizio baciare il palo dove fino a ieri troneggiava l’autovelox più odiato della Provincia. Sì, è ufficiale: la temibile macchina delle multe è stata spenta. “Giustizia è fatta!” gridano gli automobilisti, convinti di aver riconquistato la libertà. Peccato che nessuno sembri aver notato un piccolo dettaglio: spento l’autovelox, non è stato spento il limite di velocità. I 70 km/h sono ancora lì, fermi come un vigile con il taccuino in mano, e le leggi della fisica continuano a funzionare — anche senza corrente elettrica. Ma tant’è: intanto si celebra la “giornata dell’acceleratore felice”. Qualcuno sogna già un pellegrinaggio sul luogo dove, per anni, centinaia di automobilisti hanno lasciato offerte da 170 euro a botta.
Domani, quando ripartiranno i controlli mobili o arriveranno le prime pattuglie, forse tornerà la realtà.
Ma per ora, si godano la vittoria contro l'odiata macchinetta: il nemico è spento, anche se la legge — e il buon senso — restano accesi.

