
Una Teramo non solo scomparsa dalla realtà, ma anche dai ricordi. Una Teramo troppo antica per essere perfino pensata. Una Teramo senza ancora il Lotto Zero, senza gli edifici pericolanti di Porta Romana, una Teramo che non c’è più nemmeno nei nostri pensieri. Era una Teramo con i lavatoi, e quello di Porta Romana era una istituzione. Poi a Porta Romana Romana è successo di tutto, e addio non solo al lavatoio, ma anche a tutto il resto. Anticamente in quel lavatoio non solo ci andavano le donne teramane a lavare i panni, ma ci scendevano anche i giovani teramani a fare il bagno lungo il Tordino, che aveva le sue spiagge. Perché Teramo era anche la città delle acque, anzi dell’acqua, che nasceva sorgiva. Poi tutto è mutato. E fonti, fontane e lavatoi sono svaniti… come una nuvola nel cielo. Le immagini che propongo sono immagini di un’acqua che scorre. Sono immagini del 1992 e il lavatoio era già in disuso da tempo, ma se ne scorgevano ancora i resti, poco riconoscibili, oggi non ci sono più nemmeno quelli. Il traffico scorre lento lungo la discesa dei Cappuccini, passa un postale blu, sullo sfondo si scorge il parco giochi antistante la caserma Costantini. Adieu… addio vecchia Teramo di Porta Romana.

