Liceo Delfico. La farsa continua. Sequestro sì, dissequestro no.  Gli esami sono stati fatti, ma i risultati non sono stati buoni. O sono stati buoni? Ottimi hanno detto chi li ha fatti. Non sufficienti per dissequestrare hanno detto i giudici e comandano loro. Io penso che cosa avverrà in quei corridoi, in quelle aule, vuote, non si ode più nemmeno un respiro. I ricordi si accavallano e il pensiero vola.

Le aule ora tacciono, vuote e leggere,
non si sono voci, se ci sono non vere.
Ogni banco ricorda risate e pensieri,
un tempo che vive nei cuori sinceri.

Chiuse le porte, ma non la memoria,
resta nel vento la nostra storia.
Muri silenti, ma vivi nel cuore,
del vecchio liceo che ancora dà amore.

Non servon campanelle per ricordare,
basta un sorriso, un sogno, un altare.
Il liceo non muore, si fa canzone,
nelle vite che ha dato passione.

Nei corridoi vuoto e lavagne spente,
senza la luce di menti ardenti.
Un addio senza promessa e speranza:
ma nulla si chiude, se c’è la restanza.

Ma intanto un video di tanti anni fa… per soffrire insieme di nostalgia.
ELSO SIMONE SERPENTINI