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Dopo l’esperienza suggestiva del presepe allestito nel teatro romano di Teramo, reso ancora più affascinante dalla neve caduta in quei giorni, arriva un nuovo presepe raccontato da Vincenzo Cimini, presidente dell’Associazione Il Paliotto. Questa volta, però, il riferimento non è al presepe del 1993 — che era stato realizzato dall’Associazione Teramo Nostra — ma a un’iniziativa diversa per concezione e finalità. Per il Natale 1995 Vincenzo Cimini, che si presente nelle sue vere vesti non in quelle della sua maschera dialettale Giacobbo,
sottolinea come il nuovo presepe non sia pensato per gli automobilisti in transito, come accadeva allora, bensì per i pedoni, invitati a rallentare e a soffermarsi. È un presepe che si lascia scoprire camminando, pensato per instaurare un rapporto più diretto e intimo con chi lo osserva. In questo modo, la tradizione si rinnova: non solo rappresentazione, ma esperienza, capace di restituire centralità allo sguardo, al tempo dell’attesa e al dialogo tra spazio urbano e comunità.
ELSO SIMONE SERPENTINI