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E mentre in casa centrodestra il caos prosegue in attesa dell'ufficializzazione di Morra, entro questa settimana, nonostante la Lega abbia fatto il nome dell'avvocato Del Paggio che non ottiene, però consensi nei partiti, il Pd vira su Giovanni Cavallari.

È questa infatti  la prospettiva più concreta emersa nell'assemblea di ieri sera dedicata alla definizione della strategia per le comunali di giugno. Il dibattito, concluso a notte inoltrata, è stato incentrato sull'individuazione del candidato sindaco a cui affidarsi il 10 giugno. Oltre alla soluzione rappresentata dall'ex capogruppo in Comune, che già quattro anni fa era stato sul punto di assumere la giuda del partito in vista dell'appuntamento con le urne, il segretario provinciale Gabriele Minosse nella sua relazione introduttiva è tornato anche sull'ipotesi delle primarie. In questo caso, però, il partito avrebbe dovuto individuare una figura interna da mettere a confronto con Cavallari nella consultazione preliminare della base. È riaffiorato il nome del presidente della Provincia Renzo Di Sabatino. L'accordo in quella circostanza non è stato trovato e Di Sabatino ha fatto un passo indietro per favorire un'eventuale convergenza tra Cavallari e Gianguido D'Alberto. A questo punto sembra che la sola alternativa ritenuta valida dalla dirigenza del partito è l'appoggio a Cavallari, considerato più aperto al dialogo rispetto a D'Alberto.