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SOTTOPASSOZONA INDUSTRIALE COLLERANESCONoi residenti della contrada Mulino da Capo di Giulianova chiediamo al Sindaco, agli Assessori e ai Consiglieri Comunali di intervenire affinché venga modificato il progetto dell'ANAS riguardante lo svincolo di Colleranesco-Zona Industriale del quarto lotto della Teramo Mare.
Un progetto che riteniamo antieconomico, irrazionale, pericoloso e fortemente impattante.
Si prevede infatti una strada che, staccandosi dalla Teramo-Mare, percorre l'area compresa tra la parallela Via Mulino da Capo e il recinto est della ex SAIG. Tramite un cavalcavia ferroviario, ovviamente da realizzare, giunge quindi a collegarsi, con andamento in salita, alla strettissima Via Fonte Noce, sulla quale è prevista una ennesima rotatoria, correndo in parallelo all'attuale Ecocentro Comunale, a breve distanza dalle abitazioni e soprattutto dal Metanodotto.
Il progetto, anzitutto, è costoso in quanto necessariamente occorrerà espropriare i terreni interessati dal tracciato. Terreni che peraltro verrebbero divisi a metà, quindi arrecando un forte pregiudizio agli espropriati per la sostanziale inutilizzabilità delle aree residue, in quanto sostanzialmente frazionate a metà. Costoso anche perché necessariamente prevede la costruzione di un cavalcavia ferroviario, per il quale occorrerà ovviamente una conferenza di servizi con le FS.
Un progetto pericoloso, poi, perché il tracciato correrebbe a breve distanza dal Metanodotto, con rischi facili da immaginare.
Progetto poi fortemente impattante per coloro che abitano nelle case prossime alla progettata strada di collegamento con Via Fonte Noce, inevitablmente esposti sia ad inquinamento ambientale che acustico.
Progetto irrazionale perché per raggiungere Giulianova occorrerebbe transitare su Via Fonte Noce, strettissima. Oppure percorrere tutta la zona industriale per poi svoltare verso la nazionale per Teramo. Quasi mezzo chilometro.
Eppure l'alternativa c'è. Facile, non dispendiosa e logica.
Infatti l'ANAS stessa l'aveva proposta già il 22 giugno 2007. Una strada che, seguendo il tracciato esistente nella parte sud dell'area industriale, sfruttava l'attuale sottovia ferroviario nei pressi della ex SAIG, prevedendone ovviamente l'adeguamento, per giungere proprio nel cuore della Zona Industriale, dove tuttora c'è una grande ed opportuna rotatoria. Da qui in linea retta, in meno di 200 metri, si è già sulla SS 80. Ancora cento metri e si raggiunge Via Cupa e quindi Giulianova Alta. Un'ottima alternativa per fluidificare il traffico. Oppure si può proseguire verso il mare o verso Colleranesco, come attualmente avviene.
Niente rischi da Metanodotti. Niente espropri. Nessun ardito cavalcavia ferroviario. Zero impatto sulla vita degli abitanti. E costi sicuramente minori perché si tratta solo di poche modifiche sull'esistente. E poi meglio per chi dalla Zona industriale deve raggiungere la Teramo-Mare.
Per cui noi residenti speriamo nella logica e nel buon senso chiedendo ai rappresentanti istituzionali della nostra città di fare pressione per modificare questo progetto.