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mattucci 300x146Si parla tanto di TE.AM.
Anche le dichiarazioni dell'amministratore delegato della società Pietro Pelagatti in merito all'annosa questione dei crediti, o presunti tali, che la partecipata vanterebbe nei confronti del Comune di Teramo, hanno dato lo spunto per portare al centro del dibattito politico, in prossimità di un'importante consultazione elettorale, un tema ben noto da tempo a quanti, sebbene con ruoli diversi, hanno partecipato attivamente alla vita amministrativa della nostra città negli ultimi anni.
Poco più di tre anni fa, con un gesto tanto eclatante quanto insolito ed in totale assonanza con il gruppo civico nel quale porto avanti il mio impegno politico, avendo percepito anche un'evidente e sostanziale diversità di vedute, con il resto della governance, in merito all'idea di cambiamento gestionale ed amministrativo di cui la società necessitava, mi dimisi da Presidente del Consiglio di Amministrazione della Teramo Ambiente.
Fatte salve alcune dichiarazioni di circostanza in merito alla bontà della scelta fatta, non si levò, allora, una forte azione di supporto nei confronti del sottoscritto e di quanto dallo stesso apertamente denunciato.
Nonostante le mie pubbliche dichiarazioni, nessuno si adoperò per provare ad osteggiare con forza ed azioni concrete una gestione oggettivamente poco produttiva.
I problemi della Teramo Ambiente, purtroppo, non sono solo quelli evidenziati dall'amministratore delegato ma risiedono nelle fondamenta di una gestione improntata più a fini personalistici ed autoreferenziali che ad una visione generale di sviluppo ed ottimizzazione del servizio.
Provai ad aprire un dibattito serio e funzionale esclusivamente al miglioramento dei servizi forniti dalla TE.AM alla collettività.
Il dibattito, allora, non si aprì...

Il capolista della lista "Al centro per Teramo"
Giovanni Mattucci