La La Costituzione Italiana eleva il Lavoro, nel primo articolo, a fondamento della Repubblica Democratica. Sempre di più, però, il lavoro diventa fattore di rischio: copioso l’elenco quotidiano di incidenti e morti. Il grave episodio di venerdì in un’azienda di Morro d’Oro è solo l’ultimo in ordine di tempo di una lista troppo lunga, anche nella nostra provincia: nel solo 2018 ci sono già stati 11 gravi incidenti che hanno causato 3 morti e 8 invalidi permanenti.
La crisi, con il portato di precarietà, allungamento dell’età lavorativa, abbattimento dei costi, ha messo in secondo, se non in terzo o quarto piano, il tema della sicurezza sul lavoro. Oggi è il momento dell’inversione di marcia. Si deve uscire dal ricatto “mancata sicurezza in cambio di occupazione”.
Per queste ragioni FIM CISL, FIOM CGIL e UILM UIL di Teramo oggi sono scesi in piazza Martiri della Libertà a Teramo, con un presidio di lavoratrici e lavoratori. Sarà l’occasione per esprimere solidarietà e vicinanza ai lavoratori vittime di incidenti ed infortuni e reclamare il rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro.
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