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marcozziIl presidente dell'Api, Alfonso Marcozzi, scrive alla Regione, all'Arap e alle aziende che hanno sede nei nuclei industriali per discutere di alcune proposte rispetto ai servizi che l'azienda che gestisce le aree produttive dovrebbe fornire. «A distanza di circa 7 anni, pur comprendendone le difficoltà operative e organizzative a fronte di una dichiarata situazione disastrata dei consorzi, l'unico aspetto operativo messo in campo è quello della richiesta di soldi per servizi ordinari. Era necessario creare una struttura, relative sottostrutture e incarichi esterni per assolvere a detto compito? Forse sarebbe bastato incaricare una ditta esterna per la ricognizione, analisi dei costi e relativo tributo in carico alle aziende insediate», scrive Marcozzi.Il presidente incalza: «è nota a tutti gli operatori presenti nelle aree industriali la situazione disastrata in cui versano le strade, la situazione disastrata delle aree pertinenziali delle strade, la situazione disastrata in cui versano le opere infrastrutturali (acque bianche, fognature e impianti di illuminazione), la situazione disastrata del decoro urbano delle aree. Quello che dovrebbe essere un luogo per un contesto favorevole alla nascita e alla crescita delle imprese oggi è, purtroppo, un luogo di degrado ambientale; forse un "non luogo" per il caso specifico. E allora, prima ancora di parlare di oneri aggiuntivi in capo alle imprese per servizi ordinari ancora da rendere, dateci un segnale forte nell'attuazione dei principi ispiratori per cui ha avuto un senso la costituzione dell'Arap. Quei principi che devono tendere a predisporre le condizioni materiali e immateriali utili al continuo rafforzamento della produttività e, quindi, della competitività delle imprese insediate nelle aree industriali».Insomma, i servizi ancora non ci sono e l'Api chiede « di soprassedere alla richiesta di costi aggiuntivi in capo alle aziende per servizi ordinari ancora da rendere».Marcozzi chiede di mettere in campo tutta una serie di attività per cui è stata creata l'Arap, dalla banda larga ai progetti di innovazione tecnologica, dall'individuazione delle aree produttive ecologicamente e tecnologicamente avanzate almarketing territoriale per cercare di "vendere" l'Abruzzo agli investitori nazionali e internazionali, alla creazione di un portale web per la consultazione di terreni e opifici disponibili, infrastrutture viarie, università e centri di ricerca. «E constaterete che le aziende saranno ben disposte ad accettare quanto da voi deliberato per i servizi ordinari in termini di costi e ripartizione degli stessi», conclude.