• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

banca tercasIl Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare di Bari ha approvato la situazione patrimoniale e finanziaria al 30 giugno 2018.
Nel corso del semestre la Banca si è concentrata per strutturare il passaggio verso la trasformazione in Spa in vista della sentenza di merito conclusiva che il Consiglio di Stato assumerà il prossimo 18 ottobre e considerato il termine ultimo del 31 dicembre 2018 per la trasformazione, fissato dal “Decreto Milleproroghe”.
Sempre in vista della trasformazione, il Consiglio di Amministrazione ha avviato – con il supporto di Oliver & Wyman – il progetto per lo sviluppo del Piano Industriale 2018/2022 che sarà completato entro l’autunno, mentre è in fase avanzata l’altro progetto volto a realizzare la prima cartolarizzazione multigacs/multioriginator, che si perfezionerà entro l’autunno, con la cessione di un portafoglio di NPLs per circa 800 milioni, così da migliorare significativamente gli indici di qualità del portafoglio impieghi, in linea con la strategia di gestione degli NPLs definita dalla Banca.
Con riferimento ai principali dati consolidati, l’attivo totale è passato nel raffronto annuo da 14,39 a 14,54 miliardi di euro.
I dati consolidati evidenziano una raccolta totale pari a 14,53 miliardi di euro, con la componente diretta attestata a 10,57 miliardi. L’indiretta si posiziona a 3,96 miliardi.
Gli impieghi netti a clientela (ad esclusione dei rapporti con Cassa Compensazione e Garanzia e dei titoli di debito), risultano invece pari a 8,56 miliardi di euro.
I coefficienti patrimoniali consolidati al 30 giugno 2018 si attestano al 9,44% in riferimento al CET1 ed al Tier 1 Ratio e all’11,66% per il Total Capital Ratio. Detti valori risultano superiori ai coefficienti di capitale fissati per il Gruppo per il 2018 (OCR) dal Regolatore ad esito dello SREP 2018 e pari al 7,09% (CET1), all’8,83% (Tier 1 Ratio) e all’11,15% (Total Capital Ratio).
Rimane solida e stabile la posizione di liquidità, con i due indicatori LCR e NSFR attestati rispettivamente al 122% (in luglio il valore è salito al 160% grazie al perfezionamento di un’operazione di cartolarizzazione di mutui residenziali) ed al 126% (limite regolamentare 100%), con un buffer di liquidità superiore a 1,8 miliardi di euro, in ulteriore crescita a oltre 2 miliardi a luglio sempre per effetto dell'operazione di cartolarizzazione.
In relazione ai dati reddituali, il margine di intermediazione, pari a 195,5 milioni di euro, si caratterizza per una contribuzione del margine da servizi del 49% (93,3 milioni le commissioni nette, in crescita del 2,4%). I costi operativi (164,8 milioni) sono in ulteriore riduzione grazie alla continua attività di razionalizzazione della spesa.
Il semestre segna altresì un aumento sul pari epoca delle rettifiche su crediti che si attestano a 64,9 milioni di euro (35,2 milioni nel 2017, 59,8 milioni se si considera la rettifica di 24 milioni per la svalutazione della partecipazione al Fondo Atlante).
Il risultato consolidato del semestre evidenzia una perdita di 100,9 milioni di euro (115,6 milioni considerando l’effetto delle imposte) a seguito della decisione del Consiglio di Amministrazione di azzerare gli avviamenti in capo alla Banca Popolare di Bari, pari a 75,2 milioni.
Il Gruppo Banca Popolare di Bari, che comprende anche Cassa di Risparmio di Orvieto, Popolare Bari Corporate Finance e BPBroker, al 30 giugno 2018 conta su una rete territoriale di 350 filiali, distribuite in 13 regioni con un organico di 3.029 unità.