Decine e decine (quasi novanta in tutto) interventi delle ambulanze, in gran parte per prestare soccorso a minorenni in difficoltà, con qualcuno alle soglie del coma etilico. E' un bilancio preoccupante, quello della notte di Ferragosto, per quello che riguarda il consumo di alcol tra i minorenni. Senza alcun controllo, se non quello affidato alla buona volontà dei gestori dei locali o all'attenzione dei cassieri dei supermercati, il consumo di alcol sembra essere uno dei motivi fondamentali del ferragosto sulle nostre spiagge. Adesso non mancheranno quelli che si lanceranno in analisi sociologiche sul disagio giovanile, e di certo c'è, così come ci sarà chi ovviamente darà la colpa alla società, alle famiglie, alla scuola, eccetere eccetera, nell'infruttuoso tentativo di dare una spiagazione a quella che, più che mai, sembra essere diventata una vera e propria moda. Ubriacarsi, anche per molti minorenni, sembra essere diventata l'unica ragione della festa. Ferragosto va in archivio con decine e decine di nomi sui registri del 118 e delle varie "Croci". Ma la si può davvero considerare una festa?