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Ipalazzocorsol palazzo dove ospitavano gli uffici comunali è l’ultimo di una serie di provvedimenti presi dalla protezione civile che ha colto nel segno il palazzo Pompetti. Dopo due anni dal sisma, i tecnici di detto ente, il 20 settembre, c.m. dichiaravano l’edificio non agibile e identificato come classe E. Dai riscontri tecnici della Protezione Civile è emerso che la struttura ha lesioni che rendono l’edificio inutilizzabile, certificando l’esistenza di danni gravi, quindi, pericolo staticità del palazzo e di conseguenza il Sindaco di Teramo, ha dovuto giustamente emettere l’ordinanza di sgombero almeno per il momento per quanto riguarda gli uffici pubblici. Da qui nasce però l’ incapacità di comprendere le valutazioni fatte due anni fa da detti tecnici. Per due anni in base alle prime verifiche, l’edificio è rimasto agibile con dovuti interventi di manutenzione eseguite immediatamente dall’amministrazione Brucchi e consentire così di tenere aperti gli uffici. Il nostro obiettivo è ovviamente quello di non interrompere le attività commerciali, studi privati e sedi di associazioni, però, bisogna che la Regione Abruzzo, intervenga urgentemente con fondi propri per ricostituire e mettere in sicurezza il palazzo in discussione. Differentemente, gli edifici pubblici di proprietà ATER, esaminati da tecnici delegati dalla Protezione Civile, sono stati dichiarati inagibili come classe B, ovvero agibili con provvedimenti, sembravano escludere la necessità di dover abbandonare gli edifici, i quali, avevano già superato il terribile terremoto del 2009. a Teramo, nella zona di Colleatterrato basso un progetto denominato PAR FAS ABRUZZO per l’adeguamento sismico una delibera di G.R. di qualche anno fa, riguardante due palazzine ATER per una somma complessiva pari a 2 milioni di euro, è diventato un cantiere vero e proprio, i lavori ancora in corso d’opera, gli inquilini nonostante il disagio, non hanno mai abbandonato i propri alloggi. Altri alloggi popolari, invece sono state sgomberate dagli inquilini, alloggi classificati B. A queste domande una risposta la esigiamo. A Teramo, come è noto, gli sfollati sono tantissimi, attualmente circa 3000, si trovano ancora negli alberghi e occupano le poche abitazioni disponibili a prezzi più o meno accettabili. Aggiungere poi famiglie sfrattate fra le quali, persone disabili e anziani, anche per evitare l’esplosione di una emergenza socio-abitativa che già pervade le fasce più deboli della collettività e che è resa già drammatica il disagio abitativo. Quanto sopra detto, invitiamo l’Amministratore Unico dell’Ater Nicola Salini di adottare provvedimenti urgenti, circa i lavori di propria competenza su tutti gli alloggi dichiarati classe B. Alla luce delle considerazioni espresse ed in ragione delle specifiche competenze delle istituzioni, chiediamo al sindaco di Teramo D’Alberto, di revocare le ordinanze di sgombero già emanate relative agli edifici classificati categoria “B, permettere cosi agli inquilini di rientrare prima possibile nei propri alloggi.

SEGRETARIO PROVINCIALE
ANTONIO DI BERARDO