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auradicaprioIl mondo della musica è sempre in fermento ed è sempre piacevole emozione scoprire come qualche artista di casa nostra si stia imponendo a livello nazionale, o abbia intrapreso la strada mai facilissima del successo. In queste pagine web, abbiamo scritto in passato del gruppo The Young Nope, oggi ci piace unirci al coro già ricchissimo dei fans di Yung DiCaprio, al secolo Paolo Gaspari, teramano di diciannove anni che con il suo “Supreme” è nelle primissime posizioni della classifica italiana di brani scaricati da iTunes. Un risultato straordinario per questo talento teramano, che amplifica il nostro orgoglio territoriale sia per la presenza del produttore Vincenzo “Clyve” Pacinelli, sia per la scelta della location del video, che è stato girato ai Prati di Tivo. Prima di lanciarsi come Yung DiCaprio, Paolo Gaspari si firmava Loud Renner: 5 dischi e tutta la gavetta necessaria ad imparare i “ferri” del mestiere, o più semplicemente a costruire una struttura sulla quale appoggiare il talento indiscutibile di un ragazzo che il 15 ottobre in classifica dei brani più scaricati era secondo dopo J-Ax e prima di Guè Pequeno.
A far da contraltare al successo clamoroso di Yung DiCaprio, la vicenda artistica degli Aura, gruppo teramano che, in oltre un ventennio di attività, ci ha fatto spesso sperare di poter entrare nel gotha della musica, ma che oggi sembra essere invece un po’ lontano dai fasti di un tempo. Eravamo abituati a vederli tra apparizioni televisive e concerti, con oltre mille live in Italia e all’estero, li abbiamo seguiti tra Sanremo giovani e Castrocaro, sui palchi di serate di grande richiamo, come il Capodanno di piazza a Bari, nelle loro tournée arrivate fino agli Emirati Arabi, quindi oggi vederli suonare nei bar o nei pub un po’ ci intristisce. Vederli passare dal Casinò di Venezia ad un Ristopub di Roseto, dagli show di Atlantic City ad un bar di Teramo, da Berlino all’oktoberfest di Campovalano, ci lascia un retrogusto amaro, anche se l’arte è arte ovunque e la musica è musica ovunque, e gli Aura saranno sempre all’altezza del loro talento, sia sul palco di Londra quanto su quello della festa di San Gabriele a Montorio, par la gioia delle platee affascinate dalla voce di Francesca Lago e stregate di certo dall’immenso talento del bassista Matteo De Virgilis