• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

EDITH BRUCKEdith Bruck ritorna a Teramo per l’onorificenza dell’Ordine al merito dell’Ateneo “Guido II degli Aprutini” che l’Università degli Studi di Teramo le conferirà insieme a Emma Bonino. Il titolo onorifico, voluto dal Magnifico Rettore Luciano D’Amico, sarà consegnato ad entrambe nella cerimonia di sabato 27 ottobre alle ore 9:30, nell’A ula Magna “Benedetto Croce” cui parteciperanno: Giovanni Legnini (Vice presidente emerito del Consiglio superiore della magistratura), Elio Di Rupo (Ministro di Stato) e Luciano D’Alfonso (Senatore della Repubblica). Un ritorno per un importante riconoscimento Accademico nella città che le assegnò il Secondo Premio Teramo con il racconto “Il cavallo” nel 1960, l’anno dopo la pubblicazione del suo primo romanzo autobiografico “Chi ti ama così” (Marsilio). Nell’occasione, venerdì 26 ottobre, alle ore 17:00, nella sala conferenze dell’Archivio di Stato, Edith Bruck, molto attesa, incontrerà la cittadinanza e le nuove generazioni. A queste ultime, da circa vent’anni, testimonia l’orrore vissuto nei lager nazisti negli appuntamenti organizzati dal centro di cultura delle donne “H. Arendt”, impegnato con l’amata Scrittrice a mantenere viva la memoria della Shoah. Interverranno il Magnifico Rettore Luciano D’Amico, il Sindaco Gianguido D’Alberto, la Direttrice dell’Archivio di Stato Carmela Di Giovannantonio, il Presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, le Dirigenti Scolastiche: Loredana Di Giampaolo, Eleonora Magno, Clara Moschella, Stefania Nardini, Caterina Provvisiero e Guendalina Di Sabatino, presidente del centro “H. Arendt”, curatrice dell’evento.
Edith Buck, che ha pubblicato finora oltre venti opere in prosa (romanzi, memoirs, opere teatrali), dialogherà con il pubblico a partire dalle poesie raccolte nel volume “Versi Vissuti” (eum 2018), curato da Michela Meschini. I versi delle tre sillogi “Il Tatuaggio”, “In difesa del padre”, “Monologo”, scritti dal 1975 al 1990, consegnano al mondo la condizione difficile della sopravvissuta: / … E quando avrà termine / questa missione? / Sono stanca della mia / presenza accusatrice, / il passato è un’arma / a doppio taglio / e mi sto dissanguando... /