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bozzelli e pelagatti team 3Ha lavorato 7 anni per la TeAm. E' stata assunte nel 2009 come operaia a tempo determinato, poi due anni dopo è passata a tempo indeterminato. Nel 2016, però, tutto cambia e l'operaia, ormai 46enne, viene licenziata, in base ad una procedura di mobilità. La donna, però, non si rassegna e si rivolge all'avvocato Laura Quaresimale, che immediatamente impugna il licenziamento. Alla base del ricorso, la considerazione, espressa dall'avvocato della donna, dell'esistenza di un vizio formale, relativo "all'omessa indicazione dei criteri utilizzati per la scelta", e di un vizio sostanziale, per "l'omessa comparazione di tutto il personale impiegato, esistendo nell'organico aziendale dipendenti che svolgevano le sue stesse mansioni, ma con minore anzianità di servizio". L'avvocato Quaresimale ha quindi chiesto al Tribunale  che giudicasse nullo il licenziamento e ordinasse il reintegro della donna. E così è stato, la dottoressa Maria Rosaria Pietropaolo della sezione lavoro del Tribunale di Teramo ha accolto il ricorso, ordinando alla TeAm, nelle persone del Presidente Bozzelli e dell'ad Pelagatti, di reintegrare l'ex operaia, con il pagamento di dodici mensilità oltre al versamento di tutti i contributi assistenziali e previdenziali. Inoltre, la Teramo Ambiente è stata condannata al pagamento delle spese legali.

(in foto il Presidente Bozzelli e l'ad Pelagatti)