Si è svolta mercoledì 21 novembre la premiazione del concorso “Premio Urbanistica 2018” istituito dalla rivista URBANISTICA dell’INU nel contesto di “UrbanPromo”, l’evento nazionale di riferimento per il marketing urbano e territoriale, nella Triennale di Milano.
L’Adsu di Teramo ha ricevuto il “Premio Urbanistica 2018” nella categoria “Innovazioni Tecnologiche per la Gestione Urbana” per il progetto MoveTe.
Hanno ritirato il premio il Presidente Paolo Berardinelli, il Vice Presidente Lucia Verticelli e il Direttore Antonio Sorgi.
“Il Presidente e il Direttore ringraziano: l’ex Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, l’ex Sindaco del Comune di Alba Adriatica Tonia Piccioni, l’ex Sindaco del Comune di Atri Gabriele Astolfi, il Sindaco del Comune di Bellante Giovanni Melchiorre, il Sindaco del Comune di Castellalto Vincenzo Di Marco, l’ex Sindaco del Comune di Giulianova Francesco Mastromauro, il Sindaco del Comune di Martinsicuro Massimo Vagnoni, il Sindaco del Comune di Mosciano Sant’Angelo Giuliano Galiffi, il Sindaco del Comune di Pineto Robert Verrocchio, il Sindaco del Comune di Roseto degli Abruzzi Sabatino Di Girolamo, l’ex Presidente di T.U.A. Luciano D’Amico e Giovanni Di Vito, per la FIAB il Vice Presidente Alessandro Tursi, Nino Bertoni Presidente del Flag Costa Blu di Giulianova, per Bike2Like Massimo Carassai, che hanno firmato l’Accordo di Programma nel dicembre 2016 ed hanno creduto fin dall’inizio al progetto MoveTe sviluppato dall’ADSU di Teramo.
MoveTe, già vincitore del bando sperimentale del Ministero dell’Ambiente classificandosi 15° su 114 partecipanti, oggi riceve questo ulteriore riconoscimento scientifico per i contenuti innovativi che racchiude. Questo testimonia che il nostro territorio ha le capacità per essere protagonista e dare il proprio contributo, raggiungendo livelli di eccellenza nel dibattito nazionale, anche nel settore delle innovazioni tecnologiche per la gestione urbana”
COS'E' MOVE TE?
MOVETE - PROGRAMMA INTEGRATO DI AZIONI PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE CASA/SCUOLA E CASA/LAVORO IN PROVINCIA DI TERAMO
ARCH. ANTONIO SORGI –
DIRETTORE AZIENDA PER IL DIRITTO AGLI STUDI UNIVERSITARI DI TERAMO
Si chiama MoveTe, un misto tra lingua inglese e la pronuncia di “muoviti” in vernacolo teramano, il nuovo progetto per promuovere una mobilità sostenibile, dell’Adsu, l’Azienda per il Diritto agli Studi Universitari e co-finanziato dal Ministero dell’Ambiente.
La formula è stata proposta a dieci comuni del Teramano e alle grandi aziende della Val Tordino, per incentivare gli spostamenti dei lavoratori e degli studenti in bicicletta, nei tragitti con distanze che vanno da un chilometro a cinque chilometri, dove sono più competitivi rispetto all’auto, a piedi e con i mezzi pubblici.
I Comuni partner di progetto sono: di Martinsicuro, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto ed Atri sono ubicati sulla costa adriatica; i Comuni di Mosciano Sant’Angelo, Bellante e Castellalto si posizionano lungo l’asse di penetrazione verso l’interno della Val Tordino; infine il Comune di Teramo è collocato in posizione baricentrica.
Il territorio individuato si sviluppa parallelamente agli assi principali di mobilità della provincia di Teramo costituiti dalle autostrade A14 ed A24.
Il progetto è rivolto:
a tutti gli studenti universitari per gli spostamenti da casa e dai nodi di interscambio (stazioni ferroviarie e degli autobus) verso i tre poli universitari;
agli studenti maggiorenni degli istituti superiori;
ai lavoratori di Enti pubblici;
ai lavoratori di aziende private;
e prevede quattro linee di intervento:
infrastrutturale – realizzazione di dieci velostazioni
mobilità – buoni mobilità per studenti e lavoratori
pedibus/bicibus
disseminazione – corsi di formazione.
Si tratta di mettere in campo quattro azioni integrate, per modificare le abitudini di vita della popolazione, verso una mobilità sostenibile.
Nel dettaglio, lo studio di fattibilità ha analizzato il possibile bacino di utenza che è coinvolto, stimato in circa 183 mila abitanti con una previsione di 273 mila spostamenti in auto evitati ogni anno e circa 1830 veicoli in meno su strada ogni giorno. A diminuire è anche la richiesta di spazi per il parcheggio: 45 mila metri quadri di posteggi giornalieri non occupati.
Le velostazioni da realizzare sono di tre tipologie:
strutture metalliche chiuse, capaci di contenere fino a 100 posti bici,
aperte con 40 posti bici disponibili;
spazi ricavati all’interno di fabbricati esistenti anche in questo caso con capienza fino a 100 stalli.
Non si tratta di un bike sharing, ma l’utente avrà a disposizione degli stalli in cui lasciare la propria bicicletta in velostazioni intelligenti con videosorveglianza, sistemi di allarme, armadietti e un piccolo guardaroba per cambiarsi d’abito dopo una pedalata in bici o in caso di maltempo, postazioni per la ricarica delle macchine, dei motorini, una piccola officina interna, e anche la wifi zone.
I luoghi individuati per la realizzazione delle velostazioni comprendono:
le stazioni ferroviarie dei Comuni di: Teramo, Bellante, Pineto inclusa la frazione di Scerne, Alba Adriatica, Giulianova,
i terminal autobus a: Teramo, Mosciano Sant’Angelo, la piazza Santa Rita a Martinsicuro, il parcheggio dell’ospedale San Liberatore di Atri, un’area individuata nel polo industriale tra Bellante e Castellalto.
Saranno inoltre realizzate strutture e opere viarie collegate quali piste ciclabili, adeguamenti dei sottopassi ferroviari, raccordi e interconnessioni tra le stazioni bici, aree di sosta e percorsi pedonali affiancati alle piste.
La mobilità ciclabile sarà stimolata per mezzo dell’erogazione di “buoni mobilità” ciclista/studente/lavoratore pari a 25 centesimi per ogni chilometro percorso.
Dopo l’identificazione del ciclista e del mezzo impiegato, un dispositivo elettronico satellitare installato in modo semplice e sicuro sulle biciclette rileverà gli spostamenti effettuati in bicicletta, ne misurerà le distanze e ne calcolerà l’ammontare dell’incentivo maturato proporzionalmente alle distanze percorse.
I dati raccolti saranno messi a disposizione dei Comuni partecipanti, consentendo in tal modo di effettuare scelte mirate e consapevoli di miglioramento delle infrastrutture per la mobilità del territorio interessato.
Attraverso l’attività progettuale saranno sviluppate e testate ulteriori funzionalità del sistema per affrontare altri problemi che affliggono i ciclisti:
poca sicurezza;
furti del mezzo.
Lo strumento applicato alla bicicletta potrà, infatti, dialogare, ai fini della sicurezza del ciclista con analoghi strumenti già in uso sulle autovetture, attivando dispositivi utili a ridurre la frequenza degli incidenti. Per mezzo di inclinometri integrati nel dispositivo elettronico, inoltre, potranno essere segnalati eventuali incidenti di ribaltamento della bicicletta ai numeri di soccorso prestabiliti.
Potranno essere interfacciati a sistemi di tipo “smart” per la mobilità nei centri urbani, finalizzati alla pianificazione della mobilità più aderente alle necessità dei ciclisti.
Altro punto importante è la diffusione di informazioni tra i cittadini per illustrare e diffondere l’iniziativa, attraverso assemblee pubbliche e numerosi eventi sul territorio, una trentina già in programma, nell’ottica di una campagna di sensibilizzazione all’uso della bicicletta negli spostamenti che si pone come obiettivo il miglioramento della qualità di vita delle persone e dello stato di salubrità dell’ambiente.