Ore 15,30 (più o meno) Fracassa apre il question time e chiede di intervenire sulle cartelle “pazze” della Soget. Poi chiede al Sindaco perché non sia andato a salutare Salvini, “come un Sindaco dovrebbe fare”, e subito si intuisce la voce del consigliere Cipolletti, che commenta con stile “noi non possiamo stare qui sei ore a sentire queste cazzate”, evidentemente lamentando il fatto di non poter commentare o ribattere a Fracassa. La storia della municipalità ricorderà questo giorno come quello in cui, crediamo per colpa dello Statuto, ci siamo dovuti privare della risposta di Cipolletti a Fracassa, sul mancato saluto del Sindaco a Salvini. Che si scriva questa data con lettere di fuoco sulle porte della città. Semmai ce ne dovessimo dimenticare. 

Per la cronaca, il Sindaco spiega che verificherà il problema delle cartelle, poi su Salvini spiega “mi sono posto il problema del saluto al ministro Salvini, ma mi chiedo perché il ministro non si sia sentito in dovere di passare a salutare il Sindaco, visto che è venuto a 35 metri dal Comune... lo inviterò dopo le elezioni, in visita istituzionale, col telefono in tasca per non fare i selfie, ad ascoltare i problemi, anche di sicurezza, della nostra città”.