In un consiglio comunale che, per qualità del dibattito, ha sfiorato vette pari a quelle della Costituente, si segnala - questa si per qualità - la proposta di Lanfranco Lancione che, dopo aver giudicato “inutile” un Consiglio “sceneggiata” come il question time, ha calcolato quanto catrame si potrebbe acquistare con i soldi che si risparmierebbero non facendo proprio questi Consigli di question time, arrivando a calcolare che si potrebbero coprire 13mila buche. Negli occhi di Di Bonaventura s’intuis un lampo di emozione. A margine, di fatto Lancione invita il presidente Melarangelo a non convocare più i consigli di “question time”. Difficile non condividere le parole di Lancione, perché davvero il tono del dibattito è apparso, a tratti, alla stregua di una assemblea di condominio. Ma di un condominio piccolo. Molto piccolo. Melarangelo replica dicendo che la scelta dei “question” è stata dei capigruppo e che, in fase di approvazione del nuovo statuto, starà ai consiglieri decidere o meno se cambiare la prassi e non convocare più consigli dedicati solo alle domande. Lancione invita a dedicare alle “questions” la fase preliminare di ogni consiglio. Se ne parlerà, ma intanto, per oggi, i 5000 euro sono andati. E non ci sentiamo di direbbe che siano stati spesi bene.