Prima era uno il proconsole mandatoci da Roma per governare la Regione. Deve essersi sparsa la voce che si mangia bene, il freddo è secco e ci sono belle donne. Ora sono tutti qui. Nà gitarella fuori porta è sempre bella. Nemmeno a Montecitorio così tanti nello stesso giorno. Nessuno che parla del belpaese in recessione, unico in Europa, peggio della Grecia. Nessuno che dice che i dati Istat di febbraio sono ancora peggiori. Nessuno che parla del + 2,4% nell’industria. Nessuno che parli di debito pubblico e come ridurlo, visto che aumenta e ruba futuro ai giovani. Nessuno parla di giustizia lumaca e istruzione inadeguata. Soprattutto nessuno che parli di Abruzzo. Nessuno che parli di niente: Salvini con la magia giallo rossa (che zelig il trasformista non era nessuno in confronto) chiede alla gente di farsi i selfi con lui. “Barabba Barabba dateci Barabba” grida la gente con la bocca piena di porchetta; Silvioshow che smerda i forzisti teramani inventandosi la febbre perché c’era più polizia che gente ad aspettarlo a Teramo, e lui per pochi non le fa due ore di trucco; la Meloni che dopo i 50 presenti di Roseto sta ancora piangendo e dice con la solita eleganza “Aaaoooh a Marco e n’ me rompe li cojoni, me fai adavenì e nu’ ce stà nesuno… e fa er bono su mo che fai er presidente vabbè che vabbè che vabbè ma mica è perdavero” ; Giggietto er bibitaro con le sue superballe spaziali incanta il Comunale “Gesù è un fallito io ho sconfitto la fame”… ecco che arriva il Vescovo per il baciamano… E’ grande Giggiotto, ha già superato il suo guru Silvio spara palloni; Dibba er sola, world recordman di cambio d’idea, l’inventore del so e ni, si muove da grande attore sul palco “Ora si ora no, forse, non so, abracadabra il gioco è fatto” . E’ un’ovazione.
E poi ministri e altri che dicono e giurano e qua e la e su e giù in giro a spese nostre, e chi più ne ha più ne metta per il pubblico guardone.
Ma la supertop tra questi è stata la Gelmini. Scesa dall’auto completo Armani, scarpe Prada, fular Chanel, cinta Ysl, occhiali Missoni, si è recata nel suo ambiente naturale, una fabbrica. Lei è da sempre vicina agli operai. Anzi anche lei è stata un’operaia. E’ stata anche scienziata, ve lo ricordate “il tunnel tra il Cern di Ginevra e il Gran sasso” (ridete ma lei era il ministro dell’Istruzione). Poi l’immancabile Vescovo, tra autentici cattolici ci si intende. Il consueto baciamano al politico. E immancabile pranzo. Voci raccontano di un candidato Cozzi molto eccitato. Già gasato per i quattro voti che gli sta racimolando Paolo - ex politico oggi ispiratore di Vasco che gli ha dedicato la canzone “Spari sopra” “… Voi abili a tenere sempre un piede qua e uno là, avrete un avvenire certo in questo mondo qua, però la dignità dove l'avete persa?” - facendo tanto soffrire il permaloso innominabile, non ci stà più nella pelle. Una foto con la Gelmini è il suo sogno. Non importa se arriverà penultimo tra i candidati. La foto con la Gelmini sarà per sempre. Poi si gira e con la sua semplice semplicità in rigido dialetto terrramano chiede a Pagano…”Presidè… ma.… Al semplice mò vagli a spiegare che Bocchino era un politico amico di Marsilio. Pare che a quel punto il povero Cozzi si sia infoiato, e un enorme turgore sia esploso. A quel punto pare che il presidente Pagano si sia girato e gli abbia detto, “Gino Cozi ma lei ce l’ha glande glande come la testa”. Resta il dubbio su cosa volesse intendere.
Comunque sia la crescente, e fastidiosa, invasione di rappresentati del governo di Lega e Cinque Stelle e dei leader di destra è senza precedenti. Strana. Un po’ sospetta. Ovviamente non conoscono i problemi dell'Abruzzo, parlano a vanvera, predicano a caso, fanno solo propaganda, non assumono alcun impegno sulle nostre emergenze. Evidentemente sono mossi solo dalla lettura dei sondaggi sfavorevoli che vedono i 5 stelle oramai fuori da tutti i giochi, con solo 4 consiglieri regionali eletti, e la destra presa dalla preoccupazione di perdere.
Poco gli importa se litigano su tutto, Forza Italia contro Lega, la Lega contro i Fratelli, i 5 stelle contro la Lega, la Lega contro di Maio, Conte contro Salvini, Salvini contro tutti, tutti contro tutti su tutto. Qui si presentano uniti nella lotta sullo stesso palco mentre a Roma litigano su tutto, e in pochi mesi hanno già portato il Paese alla recessione. Salvini viene in Abruzzo a rivendicare le politiche del governo mentre Berlusconi ieri sera a Pescara, ha detto che si tratta di un “governo di incapaci”. Entrambi, però, sostengono Marsilio.
Insomma litigano e fanno confusione ignorando i problemi dell'Abruzzo.
Mi chiedo se gli abruzzesi si pongano la domanda sul perché di questa sarabanda di chiacchiere morte di gente che dell’Abruzzo non sa niente ed a cui dell’Abruzzo non gliene frega niente. Perché tanti politicanti romani, così tanti mai visti. Ma dopo il 10 febbraio chi stringerà un patto di lealtà con gli imprenditori agricoli ? Marsilio o i suoi protettori ? Va bene le idee della Meloni, ma a 5 giorni dal voto si potrebbe finalmente sapere cosa pensa il senatore Marsilio SUI GIOVANI DISOCCUPATI ? Su come rilanciare cultura e turismo ? Sulla eccessiva burocrazia regionale che blocca la crescita delle imprese ? Va bene il pensiero degli altri ma cosa pensa Marsilio sui fondi alle imprese abruzzesi che devono essere concessi con rapidità ed in tempi certi ?
Bene se Portaiello, per sostenere l’Abruzzo e per il nostro bene, va con Di Bartolomeo a trovare un signore venezuelano (e non siamo su Lercio.it) . Ma potremmo sapere come intende sostenere le aziende giovani ? Bene madama la loffa che piange davanti la camera di commercio perché Silvio non è venuto “Da me veniva sempre” grida disperata. Bene il sanguigno Astolfi che bacchetta il selfista pinetese noto campione di cultura. Tutto bene, ma potremmo sapere cosa pensa il candidato presidente Marsilio il desaparecido sulle produzioni industriali di qualità, trasporto, giovani, lavoro, turismo, l'innovazione nel commercio e la ricerca in agricoltura ? Così per sapere, sto Marsilio parla o parleranno da Roma per lui ?
Asterix