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antonio di berardo sicet teramo«C’è un’ondata burocratica che si sta abbattendo contro i deboli. Parliamo di Gabriella Scipioni e della figlia Valeria, rimaste senza casa». La denuncia è del segretario provinciale del Sindacato Inquilini Casa e Territorio, Antonio Di Berardo. Gabriella Scipioni e la figlia furono sfrattate da un alloggio popolare in viale Cavour. Un caso che in questi mesi è finito spesso sulle cronache di giornali e televisioni. Uno sfratto avvenuto nel mese di ottobre 2018, voluto dalla Prefettura di Teramo su richiesta degli Enti preposti, a seguito di una riunione in sede istituzionale. «Il fascicolo per la risoluzione del caso ora nelle mani dell’ufficio dell’Ingegner Remo Bernardi dirigente dell’amministrazione civica per una verifica consueta, ordinaria. Ormai sono passati quattro mesi di lunga ed ansiosa attesa, ma ancora non si vede alcuna risposta valida nonostante le rassicurazioni del Sindaco - accusa Di Berardo - il SICET – CISL, alla luce della delicatezza del caso, non può non esprimere la propria indignazione e preoccupazione dinanzi ai ritardi e alla lentezza burocratica da parte del Comune nel risolvere il problema e garantire l’immediata risoluzione positiva del caso». Il Sindacato si dice davvero preoccupato: «Francamente non si riescono a comprendere queste lungaggini dopo la tanto sbandierata volontà del primo cittadino di risolvere il problema - conclude Di Berardo - confidiamo ancora nell’azione politica e nel buon senso del Sindaco e dell’assessore DI Bonaventura e chiediamo un forte impegno affinché si risolva definitivamente il problema della signora Scipioni e della figlia, che da ieri sera sono tornati a dormire in macchina e che quotidianamente vivono nella più assoluta precarietà».