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elicottero118Lo chiamavano tutti Andrea. Solo Andrea. Il suo essere originario della Polonia e di avere un nome “complicato”, Andrzej Glaz, per la gente di Nerito di Crognaleto, dove viveva da sempre, non aveva importanza, Lui era Andrea e basta. Uno di loro. Uno del paese. Uno al quale volevano tutti bene, specie da quando aveva vissuto la sua personale tragedia, 5 anni fa, quando in sella ad una moto guidata dall'amico Matteo Ceci, si schiantò contro un pullman turistico sotto la galleria di Piaganini. Ceci morì sul colpo, Andrea finì in condizioni gravissime al reparto di rianimazione dell'ospedale Mazzini per una gravissima emorragia. Ce la fece. Ieri, invece, non ce l’ha fatta. E’ morto a soli 29 anni. Si è spento in casa sua. S’era sentito male domenica e aveva raggiunto il pronto soccorso di Teramo, ma non sembrava una cosa grave, tanto che i sanitari gli avevano assegnato un un codice verde. Raccontava di aver bevuto forse un po’ troppo la sera prima e di aver vomitato, i medici gli hanno fatto una flebo e lo hanno messo in osservazione. Ore di attesa, poi Andrea sceglie di andare via, perché si sentiva meglio. Ma la notte si sente di nuovo male, continua a vomitare, la madre Halina chiama il medico di famiglia che lo visita e lo invita a tornare al pronto soccorso, ma Andrea rifiuta. poi, però, tutto precipita, tanto che i familiari chiamano il 118, ma Andrea peggiora, tanto che dal Comune interviene il Sindaco Giuseppe D’Alonzo, col defibrillatore e cerca di rianimare il ragazzo, anche col massaggio cardiaco. perché non c’era più battito, mentre arriva l’elicottero del 118, ma ai medici non resta altro che constatare l’avvenuto decesso. Adesso, sarà probabilmente l’autopsia a stabilire cosa abbia ucciso Andrea.