• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

quaresimale sindacoA parte la nomina degli assessori, la vera notizia del giorno è la pressoché totale cancellazione dei 23.503 voti di preferenza che, in provincia di Teramo, hanno portato la Lega ad avere tre consiglieri eletti, con un risultato percentuale del 33,16 per cento, che è di gran lunga il migliore del partito in tutta la regione. I tre consiglieri teramani, infatti, resteranno consiglieri. Nessun incarico di governo, neanche secondario, per Pietro Quaresimale, Emiliano Di Matteo e Tony Di Gianvittorio. In rappresentanza della provincia di Teramo entra, da esterno, Piero Fioretti, coordinatore provinciale del Carroccio e braccio destro dell’onorevole Peppe Bellachioma. Se, da una parte, la mancata nomina di Quaresimale suona come secondo torto che la Lega fa all’ex primo cittadino di Campli, che già si vide preferire al Parlamento la candidatura di Lucrezia Rasicci, dall’altra si rincorrono con insistenza voci che “motivano” la scelta dei vertici del partito. Su Pietro Quaresimale, oltre alle logiche di partito, avrebbe pesato infatti un esposto giunto negli ultimi giorni della campagna elettorale alla Procura della Repubblica e agli stessi vertici della Lega, nel quale si farebbe riferimento ai rapporti tra lo stesso ex Sindaco e alcune imprese del territorio impegnate nella ricostruzione e che, poi, avrebbero finanziato la campagna elettorale di Quaresimale. Solo un esposto, sul quale la Procura (secondo fonti contattate da certastampa.it) non avrebbe ancora deciso se aprire un fascicolo, ma che sarebbe stato sufficiente per spingere la Lega a non considerare più Quaresimale tra i papabili. Si tratterebbe, va sottolineato, allo stato attuale solo di un esposto, che non può e non deve essere considerato in alcun modo una presunzione di colpa, ma la politica attuale, con l’inevitabile gogna mediatica che anche un semplice avviso di garanzia comporterebbe, avrebbero spinto il partito di Salvini su posizioni di massima cautela. Anche perché, una volta “sgonfiata” la questione, Quaresimale potrebbe rientrare nell’ipotizzato allargamento della Giunta al quale, nelle riunioni preparatorie, avrebbe fatti accenno lo stesso Marsilio, che non avrebbe disdegnato un governo con otto assessori.