Si terrà domani il nuovo incontro sul caso Avicoop, l’azienda del Gruppo Amadori, con sede a Controguerra, al centro da mesi di uno scontro sulla riorganizzazione del lavoro e, in particolare, sulle pause. Allo stato attuale, si stanno accordando Sindacati e Direzione aziendale sul "pacchetto" 20-25 minuti. In parole povere, agli operai verrebbero tolti 10 minuti di lavoro ma con lo stesso stipendio e rimarrebbero circa 15 minuti in cui sono comprese sia le pause pagate (a fronte di 45 minuti di pause di cui attualmente usufruiscono ma in maniera NON RETRIBUITA), che le vestizioni giornaliere (che, invece, dovrebbero essere inserite in altra voce). Quello che, a parte il caso delle pause, alcuni dipendenti si augurano   è che venga inserita nel CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE o semplicemente in un accordo sancito per iscritto, la possibilità di fare 170 GIORNATE ANNUE. «Attualmente abbiamo un contratto di 156 GIORNATE, ma se un mese ci ammaliamo per esempio due giorni rischiamo di lavorare solo 10 giorni nel mese in cui ci si è assentati (appunto sottraendo le due giornate per malattia) - spiega Luca De Leonardis  - Oppure, se uno volesse andare una settimana in vacanza, (visto che le ferie non ci spettano) il Gruppo Amadori non ci fa recuperare quelle giornate. Quindi a queste condizioni che stipendio riportiamo a casa? Inoltre, dovesse il medico competente aziendale attribuire ad un lavoratore la NON IDONEITÀ PERMANENTE, non essendoci molte postazioni lavoro all'AVI COOP di Controguerra, il lavoratore o la lavoratrice resterebbe per sempre a casa e senza ammortizzatori sociali. Invece, bisogna dare la possibilità al lavoratore di essere spostato in altri stabilimenti provinciali del Gruppo Amadori, ad esempio allo stabilimento di Mosciano Sant'Angelo, dove vi sono tantissime POSTAZIONI LAVORO».
I Sindacati soprattutto questo secondo aspetto lo avevano nominato anche nelle interviste, ad inizio sciopero, ma poi nel tavolo della contrattazioneno è scomparso. Si spera nella presenza al tavolo della contrattazione sia del Presidente della Provincia di Teramo (presente al primo tavolo del lavoro e all'ultimo con la  Foracappa facente appunto le veci del Presidente della Provincia di Teramo) che del nuovo Assessore regionale all'Agricoltura, Imprudente (Pepe, l'ex assessore all'Agricoltura, ha presenziato a tutti e 4 i tavoli del lavoro).