Oggi Mirko torna in campo. La presenza nella sua assenza. Un anno senza Mirko. Già un anno. Impossibile da dimenticare . Un anno senza Mirko, e sembra ieri. Un anno che ha cambiato la vita di chi gli voleva bene. Un anno difficile che si apre ora alla speranza di giorni luminosi, più belli, di speranza.. È vero, per tanti nulla è stato più lo stesso, dopo. Jovanotti ci ricorda che “sono sempre i migliori che partono e ci lasciano senza istruzioni”, perché le istruzioni le dobbiamo trovare da noi attraverso i messaggi che i migliori ci lasciano, c’era - dicevamo - in quei giorni la sensazione di essere di fronte a qualcosa che non avremmo scordato, che ci avrebbe segnato, per sempre. Partono, vanno via, i migliori perché non si accontentano. E Mirko è andato a insegnare il calcio in paradiso. Quel calcio che tanto amava. Il calcio, e in genere lo sport, è associato alla giovinezza, alla bellezza, alla forza. Quanto di più lontano dalla morte. Ma siccome lo sport è un fatto di uomini, la morte ogni tanto si presenta non invitata. Cattiva, violenta, brutale tanto più quanto più improvvisa. Talora deprime, scompagina, abbatte. Altre volte rafforza, fa riflettere, costringe a maturare. Oggi possiamo dire che la chiave della storia di Mirko Mazzagatti, a un anno dalla sua scomparsa, è questa seconda, nel culto della sua memoria. “Le lacrime non servono perchè tu non le avresti volute. Eri rigoroso e serio ma amavi il sorriso della vita, la lealtà dello sport, la gioia che una partita di calcio fatta bene può regalare a tutti. Caro mister, noi che ti abbiamo apprezzato per questo ti vogliamo ricordare così. Per sempre. Continua a giocare anche dove sei ora”
Dopo il concerto della band di Claudio Boffa, oggi alle 17 allo stadio Bonolis (ingresso a 5 euro in beneficenza) tanti giocatori della Teramo Calcio ricorderanno mister Mirko Mazzagatti perché gli eroi dello sport non muoiono mai ma sopravvivono nelle imprese compiute e nell’affetto che ancora riescono a fare. Nella “partita del cuore” tra vecchie glorie dei colori biancorossi in memoria dello scomparso Mirko Mazzagatti, giocatore del diavolo, in campo ci saranno coloro che lo hanno allenato (Gigi Del Neri, Italo Di Giovanni, Antonio Luzii, Giancarlo Pulitelli, Romano Florimbi e Diego Di Feliciantonio, che gli ha dedicato una toccante lettera), ma anche tanti giocatori del Teramo che hanno vissuto insieme a Mirko gli anni con la maglia biancorossa.
L’ex giocatore del Teramo diventato allenatore di successo, conosciuto e apprezzato non solo in Abruzzo, che era originario e viveva a San Nicolò, se n’è andato lo scorso anno all’improvviso mentre passeggiava con alcuni familiari nei dintorni di Campo Felice, su quella montagna che amava quasi quanto i campi di calcio e la musica rock. Mirko è stato un grande uomo che ha lasciato il segno , un tecnico di grande preparazione che faceva tutto in maniera estremamente seria e rigorosa e nello stesso tempo una persona di grande umanità che riusciva a tirare fuori da tutti il meglio di ognuno. Noi non lo dimenticheremo mai perchè ha lasciato qualcosa in tutti e non solo a livello calcistico.
Non servono frasi di circostanza per sottolineare l’incredulità e il dolore per una scomparsa improvvisa, ne per invitare ad una bella iniziativa benefica in nome di questo giocatore e per fare un appello alla città affinché sia presente in massa a questo evento, per Mirko e non solo. L’unica nota importante è il ringraziamento e l’invito rivolto, a nome di tutta la famiglia, dalla moglie di Mirko, la signora Giuliana . Toccante l’appello che la città certamente raccoglierà “Mio marito ha avuto sicuramente una vita troppo breve e chi verrà allo stadio, lo farà anche a nome degli ideali che porta con sé lo sport”.
Noi ci saremo, per lo sport, per la beneficenza, per Mirko, per la vita che deve continuare e trionfare.
Leo Nodari