Le parole deliranti e prive di ogni fondamento istituzionale e politico della Consigliera Ciammariconi rappresentano in maniera emblematica la fase calante del Movimento 5 Stelle. Sarebbe auspicabile per il bene dell’Italia che davanti alla batosta elettorale del 26 maggio, che li ha visti dimezzare il proprio consenso e passare dall’essere il partito più votato ad un deludente terzo posto, il M5S si fermasse e svolgesse una serena e seria analisi della sconfitta. Ma non vogliamo di certo essere noi a indicare loro la strada di maggior buonsenso.
Così come sarebbe auspicabile che i tre Onorevoli pentastellati, che hanno avuto l’onore (o forse a questo punto sarebbe più corretto dire la fortuna) di rappresentare il nostro territorio, facessero un esame di coscienza e dessero risposte concrete del perché in questi mesi siano stati completamente assenti su questioni di vitale importanza per il rilancio sociale ed economico del nostro territorio: dalla questione ricostruzione fino al tema traforo.
Appare evidente il fallimento di chi chiaramente non ha compreso la differenza sostanziale che c’è tra l’avere ruoli di governo e l’essere opposizione: è finita l’epoca dei vaffa, delle urla e degli slogan; è venuto il momento di misurarsi con le tante, troppe promesse irrealizzate e irrealizzabili, è venuto il momento di assumersi le proprie responsabilità e anche le eventuali critiche.
Deve infatti essere sfuggito alla Consigliera Ciammariconi, o a chi scrive per lei, come la conferenza stampa del Sindaco dello scorso lunedì abbia visto la partecipazione di moltissimi Sindaci del cratere sismico e dell’ANCI stesso: dal Sindaco di Norcia a quello di Arquata del Tronto, passando per molti altri amministratori laziali e abruzzesi, oltre a consiglieri di maggioranza e minoranza del Comune di Teramo. Anche il Capogruppo regionale della Lega Quaresimale ha ritenuto doverosa la sua presenza, per ascoltare le ragioni di chi quotidianamente amministra e fa i conti con una situazione drammatica. A testimonianza di un malessere diffuso e bipartisan, verso il governo delle promesse non mantenute, a difesa di territori e cittadini che stanno pagando a caro prezzo i ritardi della ricostruzione fisica e non e che stanno perdendo fiducia in quelle istituzioni che oggi anche loro pentastellati rappresentano e servono. Così come sarà sfuggito il Consiglio Comunale Straordinario convocato per la prima volta dal 2016 da questa maggioranza, durante il quale abbiamo chiamato tutte le istituzioni di ogni livello a rispondere del proprio operato e ad assumersi le proprie colpe e le proprie responsabilità. Del resto in quell’occasione i veri grandi assenti erano proprio i rappresentanti del Governo e il Commissario straordinario, nominati ed indicati proprio dal Movimento, oltre ai parlamentari stellati impegnati in non si sa bene cosa.
A noi non interessa la battaglia partitica, così come non interessa lo scarica barile; siamo invece pronti ed in prima linea per fare battaglia istituzionale e politica a difesa di Teramo e del nostro territorio: davanti ad una ricostruzione troppo lenta non c’è interesse di bottega che tenga e faremo di tutto affinchè ognuno faccia la sua parte per riportare i cittadini teramani nelle loro case e la nostra economia torni a crescere. All’iniziativa di sabato scorso organizzata dallo Sportello Sociale era presente uno striscione emblematico della situazione: la ricostruzione è l’unica grande opera di cui ha bisogno il Paese! Lo avrebbero visto anche gli Onorevoli e i Consiglieri del Movimento se per una volta almeno avessero degnato della loro presenza i cittadini teramani che loro dovrebbero rappresentare. Del resto era presente lo stesso Assessore Fioretti, a dimostrazione di come le istituzioni tutte siano chiamate a dare risposte. Ma ancora una volta hanno preferito la latitanza, nascondendosi poi dietro comunicati folkloristici.
Non è utile, invece, in questa sede rispondere alle tante corbellerie o inesattezze relative all’amministrazione comunale: la sede più indicata, forse, potrebbe essere quella del consiglio comunale, massima assise civica, dove invece qualcuno si è trincerato dietro laconici ed imbarazzanti silenzi. O peggio è stato capace di soffermarsi solo su questioni interesse residuale. Allo stesso modo sarebbe interessante vedere Onorevoli a 5 stelle confrontarsi su alcuni dei temi citati con i cittadini e i lavoratori interessanti, tanto per comprendere qual è il reale giudizio che viene dato al loro e al nostro operato. Noi non ci sottrarremo sicuramente.
Ai consiglieri e ai deputati del Movimento il consiglio è quello di studiare, documentarsi, assumersi oneri e onori del proprio ruolo. Avranno certamente compreso come la Politica non possa ricondursi ad un appellativo su un bigliettino da visita, ma piuttosto debba essere un servizio alla collettività.
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