Una storia. E una domanda. La storia la raccontiamo noi, la domanda la faremo alla fine. Dovremmo farla all’assessore ai cigni, ma il pensionato Ater prestato al governo della cosa pubblica, Valdo Di Bonaventura, in ossequio al giusto rispetto che si deve all’esercizio del diritto di critica della stampa libera, che è fondamento della democrazia, con noi non parla. Preferisce i relazionarsi con chi considera “giornalismo” il portare a spasso un microfono. Contento Valdo, contenti tutti. Anzi: quasi tutti, perché mentre i due o tre “aficionados” che cercano di vantarne le opere, raccontando sul web suggestive non-verità come quella del “Parco fluviale mai così pulito” o ridono al sentirlo definire “carrelloman” perché (testuale) “come un supereroe ha salvato un carrello del lidl caduto nel fiume”, il resto della città cerca di evitare i crateri sulle strade. Per non dire dalla gioia dei tanti che, passato un anno dalle elezioni, comincia ad accorgersi che lo sfalcio a “macchia di leopardo” non funziona per niente. Anzi: è offensivo. Tutto quello che avete letto fino a questo momento, serviva in realtà solo a due scopi: l’introdurre l’argomento, che è appunto lo sfalcio dell’erba e spiegare perché la domanda finale la porremo al Sindaco e non all’assessore.
Adesso, la storia.
Che raccontiamo coi condizionali dovuti.
Durante il commissariamento post - Brucchi, il Comune di Teramo avrebbe bandito una gara per l’individuazione di una ditta, alla quale affidare per due anni il taglio dell’erba. Due anni. Quella ditta sarebbe stata individuata in un’impresa di Poggio Cono, che si è aggiudicata la gara. E, per il primo anno, ha curato il taglio dell’erba. E poi? E poi abbiamo votato, il Comune ha cambiato colore, ma in ossequio alla continuità amministrativa, avrebbe dovuto affidare il lavoro di taglio dell’erba alla ditta già appaltatrice dei lavori.
E invece no.
Il Comune avrebbe incaricato due altre ditte, pagandole 10mila euro l’una.
E adesso, la domanda.
Anzi: le domande.
Signor Sindaco: è vero che c’era già una gara assegnata per il taglio dell’erba e il Comune ha scelto altre due ditte?
Signor Sindaco, è vero che queste due ditte sono state scelte a chiamata diretta?
Signor Sindaco, perché non è stata incaricata quella già affidataria dell’incarico?
Signor Sindaco, chi ha scelto le due ditte?
Signor Sindaco, chi ne ha controllato il lavoro?
Signor SIndaco, infine, se c’era già una ditta incaricata, con regolare gara, si potevano incaricare le altre due?