Una assemblea particolarmente impegnativa per i partecipanti, in cui per la prima volta nella storia della Teramo Ambiente, il Bilancio è stato approvato senza il voto favorevole del Comune di Teramo. Un segnale chiarissimo: “Il cambio di rotta rispetto al passato è rappresentato innanzitutto da questo” chiosa D’Alberto nel commentare la propria scelta. Il Comune ha ritenuto di non votare il Bilancio per la contrarietà alla gestione da parte della governance, che ha poi portato alla revoca del Presidente Bozzelli, ma anche e soprattutto per i costi e le spese inserite all’interno del documento contabile e che il Comune non ha ritenuto corretti, soprattutto per quanto riguarda le partite dei debiti e dei crediti. Il Comune continua a contestare, adesso anche nella stessa sede arbitrale sollevata dalla Teramo Ambiente, tali partite. “Non abbiano ritenuto di approvare il Bilancio – precisa Gianguido D’Alberto - per queste ragioni oltre che per l’atteggiamento tenuto dal CdA negli ultimi mesi”; il riferimento è alla mancata risposta sulla richiesta da parte del Comune di prendere visione dei verbali della riunione del CdA in cui si è discusso del Bilancio. “D’altronde anche nel corso dell’assemblea di oggi è emerso con chiarezza – aggiunge D’Alberto - che mancava documentazione a nostro avviso fondamentale per esaminare in modo consapevole in Bilancio. In sintesi, questo è un documento contabile che si regge sull’unico cliente della TeAm: il Comune di Teramo, ma è stato strutturato in maniera inaccettabile (con alcune osservazioni fatte anche dal collegio sindacale), proprio contro il Comune di Teramo”. Quindi: “Piena coerenza con quanto approvato dal Consiglio Comunale qualche settimana fa, dove abbiamo contesto i crediti invocati dalla TeAm. L’Aria è cambiata rispetto al passato”.
Il Bilancio è stato approvato con il voto favorevole degli altri soci. Questo, secondo il Sindaco di Teramo, consente comunque di ripristinare un minimo stato di normalità. Così come la normalità il Sindaco auspica possa essere garantita dal punto successivo dell’OdG in cui ha ottenuto quanto chiedeva, cioè la nomina del nuovo Presidente e la contestuale ricomposizione del CdA nella sua interezza. “Adesso possiamo avviare un percorso nuovo – commenta a questo proposito ancora D’Alberto - che verrà declinato nei prossimi giorni sulle azioni che vogliamo porre in essere, sebbene siamo ancora chiaramente in una fase provvisoria fino a quando non si chiuderà la procedura di Venezia e con l’ingresso del socio privato potremo valutare il futuro tenendo aperti tutti gli scenari”.
La partita, sostiene da tempo il Sindaco e ribadisce ancora una volta, non è sul gradimento del socio privato che entrerà ma sul futuro dei servizi che il Comune dovrà affidare, vista la situazione attuale in cui non c’è contratto con la Teramo Ambiente e l’affidamento è scaduto da tempo. “Tutti gli scenari saranno valutati all’ingresso del nuovo socio privato – rimarca il Sindaco - nell’interesse dell’azienda, come condiviso coi sindacati, compresa la valutazione dell’affidamento in house al MOTE oppure, se la Regione lo dovesse consentire, con l’attivazione di una procedura di gara per individuare il nuovo socio privato”.
Sarà però necessario attendere la chiusura della vertenza a Venezia perché il Comune possa avere finalmente un interlocutore e individuare il percorso per sanare una questione “di cui purtroppo oggi ancora stiamo pagando le conseguenze – conclude il Sindaco D’Alberto - frutto di una gestione tutta politica della TeAm rispetto alla quale oggi con la nostra posizione abbiamo manifestato una netta ed eloquente rottura”.