"La notizia di uno scampato "incidente" che ha visto protagonisti, pr fortuna senza conseguenza, un SUV, il suo autista e due bambine, e come ambientazione la trafficatissima ZTL del centro storico di Teramo, riaccende i riflettori sulla necessità di ripensare, radicalmente, gli spazi urbani della mobilità cittadina".
E' quando afferma FIAB - Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta - Teramo, associazione cicloambientalista la cui sezione locale si è recentemente costituita in città.
"Se il motto "Teramo città del pedone e della bicicletta" sembra ormai un lontano ricordo di intenzioni mai realmente perseguite - continua FIAB - le ultime azioni dell'attuale amministrazione comunale (adesione al progetto MOVETE, accordo con UniTe e ADSU, ecc.) pur andando verso la giusta direzione, necessitano di una visione complessiva che, però, sembra mancare".
"E' ormai indispensabile dotarsi di un PUMS - Piano Urbano della Mobilità Sostenibile - da coordinare con il PRG e con le altre azioni di pianificazione territoriale, di competenza comunale e non - conclude FIAB - Utile sarebbe l'individuazione del Mobility Manager comunale (figura obbligatoria per aziende ed enti con più di 300 dipendenti ai sensi del D.M. 27 marzo 1998), e la costituzione di un tavolo allargato sulle tematiche della mobilità urbana. Noi, come associazione, siamo a disposizione per qualsiasi momento di confronto e condivisione, purchè reale e teso alla risoluzione dei tanti problemi che affliggono la nostra città"