Nuove polemiche sul soccorso in montagna “agli sprovveduti” e sui costi che la collettività deve sopportare. È ancora una volta è il maestro di sci e accompagnatore di media Montagna Paolo De Luca a segnalare il problema. “Ieri pomeriggio sul Gran Sasso due ragazzi, entrambi della provincia di Perugia, si sono trovati in difficoltà dopo aver smarrito il sentiero mentre scendevano da La Madonnina verso Casale San Nicola - racconta De Luca - allertate dalla centrale del 115, due squadre composte da Vigili del Fuoco e Tecnici di Soccorso Alpino della Stazione di Teramo, una da terra e l'altra a bordo dell'elicottero dei Vigili del Fuoco, li hanno raggiunti e ricondotti allla loro auto”. Niente di grave, dunque, solo due escursionisti impreparati che, da soli, si sono avventurati in montagna. “Quando il soccorso è importante, quando c’è rischio di vita o qualcuno ferito, non si discute la necessità dell’intervento - continua De Luca - ma ieri per riprendere questi due imbecilli l'elicottero ha volato dalle ore 14.15 fino alle ore 18.45 e, una volta messi in salvo , potevano tranquillamente proseguire a piedi. Un minuto di volo di questo elicottero utilizzato per recuperare i due ragazzi costa 300 euro: cifra imputata per intero alla collettività...solo perché qualcuno ha deciso di non seguire le regole e affidarsi ai professionisti della montagna... forse se il costo venisse addebitato ai due ragazzi o se fosse obbligatoria un’assicurazione..”