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morra 768x251«E’ una conflittualità con numeri da assemblea condominiale…». Di Giandonato Morra, negli anni, abbiamo imparato a riconoscere l’arguta capacità di tratteggiare il quadro di una situazione con un lampo di parole. Questa volta, sulla Fondazione Tercas e sull’avvicendamento alla presidenza, la battuta è una stilettata, dritta al cuore della città. «Cinque a quattro, numeri da assemblea di condominio, di conflittualità tra inquilini, che mortifica una città per la quale la Fondazione è una risorsa importante e ne svilisce il ruolo, tanto più che si tratta dei componenti del Consiglio di Indirizzo - continua Morra - e a questo punto mi chiedo quale sia l’indirizzo…». L’affondo non è ovviamente al neo presidente Mancini, ma al trattamento riservato all’ex Enrica Salvatore: «Donna stimatissima in molti ambienti nazionali, nei quali aveva avuto modo di farsi conoscere e apprezzare - spiega Morra - mi chiedo se davvero fosse così necessario questo cambiamento, quale rivoluzione possa produrre in un anno, visto che ci si avvia al rinnovo del Consiglio ma, soprattutto, mi chiedo quale sia il progetto culturale, perché credo che una Fondazione dovrebbe discutere della cultura, delle iniziative da promuovere, della costruzione di un’idea di città, e non arenarsi in un gioco di contrapposizioni politiche, visto che proprio ieri leggevo del fatto che Teramo è scivolata di quattordici posizioni nella classifica della qualità della vita… ecco, il Consiglio dei nove dovrebbe trovare condivisioni per la crescita, non occasioni per ritrovarsi cinque a quattro, rendendo peraltro difficile la gestione del neo presidente, perché adesso immagino che si guarderanno in cagnesco nelle votazioni… è un momento strano per questa città… basti pensare che io continuo a ritrovarmi citato tra gli aspiranti alla presidenza dell’Izs pur non avendo neanche presentato il curriculum… »