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MARIARITAPARSIMaria Rita Parsi, presidente della Fondazione “Fabbrica della Pace” e Movimento Bambino, Premio Borsellino 2009, membro del Comitato Onu per i diritti del fanciullo sarà a Giulianova Sabato 14 dicembre, ore 18, a Palazzo Kursaal  per la messa inscena della sua favola “Zahra e il Natale”, che racconta il vero significato del Natale abbattendo tutte le barriere della diversità culturale. La rappresentazione teatrale, ispirata alla favola, sarà interpretata da alcuni piccoli attori, sotto la guida e la regia dell’attrice Barbara Bergonzoni. Allo spettacolo teatrale seguirà un dibattito con il pubblico presente che vedrà la partecipazione della psicoterapeuta ed autrice Maria Rita Parsi invitata dalla associazione “Colibrì Onlus”. Zahra è una bambina a cui piace moltissimo andare a scuola, ma nel periodo che precede il Natale qualcosa la preoccupa. Nella sua mente ci sono molte domande e poche risposte. Infatti, non conoscendone il significato, si sente esclusa dagli imminenti festeggiamenti per la nascita di Gesù. Lei, infatti, è di religione musulmana e non festeggia il Natale, non riceve regali e non mangia il panettone. Anche Yuko, la sua amica giapponese e Rodrigo – suoi compagni di classe che professano religioni diverse e a casa loro non preparano il presepio e l’albero. In più Zahra non riesce a comprendere perché tutti siano tanto allegri e felici. Per lei il Natale è un giorno come gli altri e non ha nulla di tanto speciale. La sua maestra, anche lei con la pelle color cioccolato, riesce – conversando con i bambini in cerchio e raccontando la storia del “Bambino Divino“- a dare risposte e a far comprendere a Zahra e ai suoi compagni il vero valore e significato del Natale. Un libro di grande respiro interreligioso per parlare a tutti del Natale, senza escludere nessuno. N on c'è metafora di un mondo pensato "a misura di bambino" "Bambinocentrico", per intenderci - più calzante di quella cristiana del Natale. Il presepe rappresenta, infatti, una visione della natura tutta e della società umana (umili e potenti) che, insieme, festeggiano la nascita del Bambino Gesù. "Bambino Divino". Come ogni bambino è! E, poi, si stringono intorno alla "Sacra Famiglia". Nel presepe, allora, la madre offre il grembo, il padre è putativo, la natura è presente nella grotta; il mondo animale è nel calore del bue e dell'asino; il mondo dell'aria, degli astri, della luce sottratta alle tenebre è nelle stelle, è nella cometa. Il potere positivo è nei magi. Il consenso popolare è nei contadini e nei pastori. La continuità della vita, la purezza, la trasformazione, la salvezza, la liberazione dalla condanna del peccato di temere la morte come fine di ogni speranza e la possibilità di sconfiggerla e tornare nella luce è nella nascita del Bambino. Ogni bambino, nascendo, dunque, è Natale di questi beni. Lo è veramente: per sé e per il mondo.