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76FC263F 8886 4B50 AA0C F8E378411D57Sembra una storia alla Dickens, invece è la cronaca fedele di una vicenda familiare durissima. Una bella famiglia teramana, lui imprenditore nel settore delle costruzioni e lei che fa la mamma e aiuta il marito nell’impresa.   Una di quelle belle famiglie che sono il tessuto forte  della nostra città. Poi, all’improvviso, tutto cambia. Il bambino comincia a star male, una debolezza eccessiva, un senso continuo di stanchezza, tanto che i risultati scolastici ne risentono. Si pensa sulle prime ad un problema legato alla crescita, può succedere, anche le prime analisi sembrano escludere problemi fisici. Quando quella stanchezza si fa eccessiva, però, saranno gli specialisti del Bambin Gesù di Roma a scoprire che si tratta di una rarissima patologia, una malattia del sangue che che colpisce una persona su milioni. Di quelle patologie per le quali le case farmaceutiche non investono in ricerca, perché il numero di casi non giustifica l’investimento. Così, si va sulle terapie sperimentali e, per qualche mese, sembra che funzionino. Il bambino, che ormai è un adolescente, sembra riprendersi. Ma è solo per poco, perché la debolezza torna e si scopre che la patologia ha scatenato una grave insufficienza renale. Serve un trapianto. Il ragazzo teramano viene messo in lista d’attesa, ma è un’attesa che dura pochissimo, perché è la madre che si offre come donatrice.  Nei prossimi giorni, a Roma, avrà luogo l’intervento di espianto del rene della donna e di trapianto nel figlio, che avrà così la possibilità di guardare al futuro con rinnovata speranza.