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francescaditimoteoEgregio Sindaco,
 
la Sua lettera inizia ricordando la nascita del gruppo Insieme Possiamo costituito da Lei, Ilaria De Sanctis e dalla sottoscritta, nel lontano 2017. Personalmente rimango esterrefatta, pensavo l’avesse perfino rimosso vista la considerazione che ci ha poi riservato. All’ indomani della nomina a Sindaco siamo state dimenticate ed ha dimostrato di non avere il coraggio di decidere perché sono stati altri a farlo per Lei. Ha delegato la formazione della Giunta, ha delegato persino l’immagine politica e ha permesso che venissero fatte talune esternazioni che ricordavano più delle maionesi impazzite che dei ragionamenti politici. Il civismo è stato accolto e premiato dai cittadini di Teramo che hanno visto, in primo luogo nel gruppo Insieme Possiamo la rinascita della città. Ci siamo presentati ai cittadini con un programma pieno di buone intenzioni e di promesse e Lei ha più volte ripetuto che questa amministrazione si sarebbe distinta per l’operatività e per il raggiungimento di obiettivi, non per la spartizione di poltrone. Ora che Lei apre a nuove frontiere politiche coinvolgendo forze che erano nostre avversarie, pur del tutto rispettabili, come lo possiamo definire? Un atto di cortesia? No Sindaco, questo è un atto di sopravvivenza. Dobbiamo avere più rispetto verso i cittadini: quello che Lei intende porre in essere non appartiene alla tanto sbandierata nuova politica ma ripete un cliché già visto, e sperimentato, in un recente passato. Evito poi di affrontare i risultati amministrativi conseguiti a distanza di quasi due anni: di questo basta parlare con molti cittadini alla cui delusione mi associo. Più volte vengo chiamata in causa, soprattutto in occasione della nascita di nuovi gruppi consiliari quando viene ipotizzata una mia adesione. Personalmente non ho dato nessuna disponibilità ma di certo valuterò ogni mia ragionata azione e posizione in concomitanza dei nuovi scenari che Lei sta per porre in essere. Mi associo alle considerazioni e valutazioni che pervengono da quelle persone che, come me, l’ hanno sostenuta ed hanno creduto convintamente nella sua persona e nella capacità di assumere decisioni senza condizionamenti. Decisioni che sono state invece poi, a mio avviso, troppe e totalmente sbagliate. Continuerò ora più che mai a svolgere il mio mandato da consigliera comunale nella più totale indipendenza e chiederò con insistenza a Lei ed alla sua Giunta il raggiungimento degli obiettivi che i cittadini aspettano da troppo tempo. 

Di Timoteo Francesca Chiara