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Bullismo e il cyberbullismo: i numeri forniti dalla Polizia postale nella giornata nazionale contro il bullismo non sono incoraggianti. Secondo la Polizia Postale sono in aumento del 23% i casi trattati che vedono vittima un minorenne. La fascia di età più colpita è quella 14/17 anni. Solo una piccolissima quota dei ragazzi non è connesso a internet. Ben il 47,7% va in ansia se non è collegato e il 40% prova un senso di delusione se non riceve abbastanza “like” o richieste di amicizia. I giovani trascorrono buona parte del proprio tempo online, tra le varie piattaforme social offerte dal panorama digitale, da Youtube a WhatsApp, Facebook, Instagram, TikTok e molte altre. E questo li porta anche a una maggiore esposizione ai rischi.  Secondo Nell’indagine Istat sul cyber bullismo – presentata nella stessa occasione – è scritto che l’93,8% dei ragazzi tra 14 e 17 anni utilizza quotidianamente il telefono cellulare e il 82% dei ragazzi in quella stessa fascia di età naviga in Internet tutti i giorni, abitudine fortemente trainata dalla diffusione degli smartphone. Il cyberbullismo ha colpito il 22,2% di tutte le vittime di bullismo. Inoltre dalla ricerca condotta dall’Osservatorio Social Warning emerge che il 32% dei ragazzi di età 14-18 anni, trascorre sul web dalle due alle quattro ore al giorno e ben il 28% di loro non ha alcuna limitazione da parte della famiglia. L’istituto “Moretti” di Roseto, facendo proprio il progetto del Miur “Un nodo blu: azioni di prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo e di educazione ad un uso corretto e consapevole della rete e delle nuove tecnologie” organizzerà degli incontri nel proprio auditorium ,ma anche in idonee strutture esterne, con esperti , il camper della della polizia postale, uomini di cultura, sacerdoti,, con l’obbiettivo di prevenire, informare, coinvolgere, educare e formare i ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre i rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri, stimolando i giovani a costruire relazioni positive e significative con i propri coetanei anche nella sfera virtuale. La sensibilizzazione sui temi della sicurezza online e sull’uso responsabile della rete  è un impegno quotidiano del Ministero dell’Istruzione e imprescindibile per ogni Istituto di istruzione. Iniziative come quella del “Moretti” sono di grande importanza perché aiutano a portare  la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di persone, giovani e adulti, che a loro volta sono ineliminabili figure di riferimento per orientare i più piccoli ad un uso sicuro e responsabile della rete .
Leo Nodari