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ARNONEGIUSEPPE L'autore Giuseppe Arnone, per molti anni testimone delle vicende di vita quotidiana dei territori del Triveneto (direttore di ufficio postale a Udine e oggi risiede a Trento, siciliano di origini), tenta di cambiare il volto di una realtà dura e difficile con metafore svelate in forma di racconti, poesie e fiabe.

La "Grande favola dell'universo"(ed. Giorgio Mondadori, gruppo Cairo) è opera  “complessa e articolata come un orologio di precisione. Così come l'orologio è formato da tanti piccoli meccanismi, forgiati in tempi e luoghi diversi, e assemblati dentro una cassa, allo stesso modo questo volume è costituito da molte favole create in tempi e luoghi diversi”…Può spiegarci ?

Ogni volta che una persona parla di libri e di leggere è come se una candela venisse accesa nel buio dell'ignoranza. Per questo mi congratulo con il suo entusiasmo di sapere e di raccontare e rispondo volentieri alle sue domande.

Riguardo alla prima domanda posso dire che ho concepito una favola cornice nella quale avviene che la famiglia imperiale di una galassia si divida e i suoi membri passino alla lotta armata fra di loro. Ad un certo punto le due forze contrapposte si misurano nello spazio intorno alla Terra e si mettono d'accordo per dirimere la questione con un concorso letterario, che si svolge nel Colosseo, a cui partecipano le nazioni della Terra con un loro scrittore. Alla nazione vincitrice spetterà un compenso incredibile e questo renderà la gara piena di trabocchetti. Una favola in poesia si alternerà a una favola in prosa, e ciascuna favola verrà preceduta da un piccolo racconto che lo scrittore narrante attingerà dalla sua vita. Ecco quindi spiegata la comparazione dell'opera al meccanismo di un orologio di precisione.

“Un mondo senza favole da raccontare e senza fantasia è un mondo di bambini adulti che non sorridono.” Da quale esigenza nasce il suo libro?

L'unica esigenza che fa nascere un libro è il piacere di raccontare. Allo stesso modo di come all'artigiano fa piacere creare una statuina, così a chi scrive fa piacere scrivere. Poi può avere fortuna o meno, ma questa è un'altra storia. E la fantasia che crea mondi, situazioni e affetti aiutano il bambino, che legge, a diventare adulto con gradualità.

Il libro è stato presentato allo Space di Lugugnana, Carlo Motta dell’editoriale Giorgio Mondadori presente all’evento, ha  definito le sue favole un pretesto per parlare di grandi questioni come l’ambiente…

 Nel primo libro, oltre alla favola cornice, ci sono 34 favole che trattano temi e situazioni diverse. Quella citata da Motta per l'ambiente è una delle tante, anche se io non cito mai la parola ambiente, ma da essa traspare nel leggerla.

Qualcuno ha scritto: “L’arte non è un mestiere è un’ispirazione che viene oppure no”.

Lei che ne pensa?

Concordo che l'arte è un'ispirazione. Le dirò di più. Oltre che ispirazione è un duro lavoro di tempo, di applicazione, di aspirazione alla perfezione, di privazioni di piaceri che possono essere ottenuti più facilmente. La sola ispirazione non è sufficiente alla creazione.

Con il suo libro vuole comunicare che

Personalmente nutro molto dubbi sulle persone che partono con l'idea di comunicare qualcosa, sono come i venditori al mercato che gridano alla gente che passa la bellezza della loro merce, nascondendo la merce marcia che stanno vendendo insieme a quella buona…

Anna Brandiferro

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