"Ci siamo subito adeguati alle indicazioni del Governo, adottando misure organizzative per garantire la tutela del personale e degli utenti e assicurando la piena operatività delle nostre strutture che, è bene ricordarlo, sono parte integrante del Sistema Sanitario Nazionale chiamato a gestire questa emergenza con tutte le forze a disposizione. Al contempo i nostri laboratori continuano a svolgere le attività non differibili e quelle a carattere di urgenza: per questo grande sforzo, ringrazio soprattutto i tecnici e i ricercatori dei nostri laboratori”, esordisce così il Direttore Generale dell’IZSAM, Nicola D’Alterio. Dall’11 marzo l’Istituto ha attivato lo smart working per tutte le attività compatibili con il lavoro a distanza: oltre il 40% del personale dipendente sta lavorando da casa, così come la gran parte del personale a contratto. Il lavoro dei laboratori di ricerca e analisi è stato strutturato su due turni, che coprono le fasce orarie dalle 7:00 alle 14:00 e dalle 14:30 alle 21:30, per sei giornate lavorative, affinché chi svolge attività in sede lavori nella massima tranquillità e sicurezza.
Il 13 marzo il Ministero della Salute ha autorizzato formalmente l’IZSAM di Teramo a entrare nella rete Covid19 della Regione Abruzzo, in conformità ai protocolli operativi del Laboratorio di Microbiologia Clinica di Pescara, tuttavia l’Ente era già pronto a intervenire come ricorda il DG D’Alterio: “All’aumentare dei casi nel nord Italia i tecnici dell’Istituto hanno subito sviluppato le metodiche, prima che l’emergenza arrivasse nel nostro territorio. Questo ha fatto sì che fossimo pienamente operativi e pronti ad analizzare campioni clinici respiratori (tamponi) per la diagnosi di SARS-CoV-2 appena ci è stato richiesto dalla ASL di Teramo, previa autorizzazione del Ministero della Salute e della Regione Abruzzo a cui abbiamo espresso la nostra disponibilità per l’intero territorio regionale. Il processo analitico viene svolto in un laboratorio all’avanguardia di massima sicurezza, un laboratorio mobile BSL4 ad alto contenimento biologico per la manipolazione di patogeni a rischio di diffusione e di contagio per l’uomo, gli animali e l’ambiente. Nel laboratorio di massima sicurezza gli operatori lavorano su 4 turni giornalieri per garantire la loro netta separazione, al fine di assicurare l’operatività del laboratorio anche in caso di contagio di un operatore”.
A coordinare l’attività diagnostica è il dott. Giovanni Savini, responsabile della struttura complessa di Sanità Animale e del reparto virologia dell’IZSAM, che aggiunge: “Stiamo analizzando circa 150 campioni al giorno… in futuro, con l’attivazione di un’altra linea di lavoro, saremo in grado di processare oltre 400 campioni al giorno. In ogni caso l’Istituto è pronto a modificare i propri ritmi di lavoro in base alle indicazione del CREA, il Comitato Regionale Emergenza-Urgenza Abruzzo. Attualmente stiamo analizzando campioni provenienti dalla ASL di Teramo, lavoriamo anche con la ASL di L’Aquila e siamo appena stati contattati dalla ASL di Chieti”. Sulla tipologia di attività, la tempistica e l’impegno degli operatori, il dott. Savini specifica che: “Sono attività complesse che richiedono precisione e la massima professionalità perché si manipolano campioni potenzialmente contaminati. Mi sento di ringraziare tutti i tecnici e gli operatori del nostro team e vorrei spendere due parole anche sulla rete italiana degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali in quanto, attraverso l’attività diagnostica, stanno supportando il Servizio Sanitario Nazionale in questo momento di emergenza”.
A conclusione il Direttore Amministrativo Lucio Ambrosj sottolinea l’importanza di strutture e attrezzature consone ad affrontare emergenze sanitarie come questa: “A settembre del 2019 si è concluso l’iter per l’aggiudicazione della gara inerente alla realizzazione del primo lotto della nuova sede centrale dell’Istituto che sorgerà a Teramo, nel quartiere di Colleatterrato. Tra le opere prioritarie c’è la realizzazione di una Unità di massima sicurezza dotata di laboratori ad alto contenimento biologico per la lavorazione di campioni potenzialmente contaminati con microrganismi patogeni sia per gli animali che per l’uomo. L’inizio dei lavori era previsto per i primi mesi del 2020, confidiamo nell’accelerazione dei tempi di realizzazione per l’importanza strategica e sanitaria di una struttura del genere, una struttura di riferimento europeo, che in un’emergenza come quella che stiamo vivendo ci consentirebbe di analizzare migliaia di campioni al giorno nella massima sicurezza: a tal fine auspichiamo che il Governo Centrale, la Regione Abruzzo e le Amministrazioni locali ci siano di supporto anche sul piano finanziario per la piena realizzazione dell’opera e delle necessarie e indispensabili infrastrutture”.