Pasqua. Ore 12,30. Se non fossimo in questo tempo sospeso, in questa quarantena che ci costringe a vivere nei nostri piccoli mondi, stamattina la città respirerebbe aria di festa. Le chiese sarebbero piene, lo struscio lentamente ci avvicinerebbe alle ore del pranzo della festa, qualcuno magnificherebbe la rispettata tradizione del proprio sdijuno. Sarebbe Pasqua. Quella del 2020, invece, è la domenica di una città sospesa. Nessuno in giro. Pochissime auto e quasi tutte “in divisa”, nessun rumore. A modo suo, una Pasqua indimenticabile.
Ve l’abbiamo raccontata con le immagini di un lungo giro del Centro storico, da ponte San Ferdinando alle porte del Duomo. Chiuse.