Il rientro dei nostri studenti, come riferito in diversi articoli e come preannunciato dal Ministro, avverrà a settembre, quindi con l’inizio dell’a.s. 2020/21. Al Ministero, nel frattempo, si sta lavorando per la definizione della commissione che guiderà la riapertura delle scuole. Intanto da strategia di emergenza le lezioni online sono diventate consuetudine. La didattica a distanza, spinta dall'effetto coronavirus, è ormai entrata nella quotidianità di studenti e docenti. E se ci siamo abituati a sentire parlare della "curva dei contagiati", ci siamo abituati anche alla didattica a distanza, che è contagiosa e, dopo un inizio in sordina - all'inizio della crisi nelle ''zone rosse'' solo 1 studente su 5 veniva coinvolto - si è passati alla quasi totalità dei ragazzi. L'ultima rilevazione, infatti, attesta che 9 studenti su 10 sono "rimasti" a scuola grazie allo smart learning. E i genitori, loro malgrado, si sono dovuti reinventare nel ruolo di prof: ben 7 su 10 dichiarano di assistere i propri figli. L’Istituto “Moretti” di Roseto che si è attrezzato ed è partito prima degli altri in questo progetto, per restare sempre accanto ai ragazzi, ora è diventato punto di riferimento in Abruzzo e anche fuori regione. Veramente raro se non unico l’apprezzamento, l’applauso corale e il ringraziamento che gli studenti hanno voluto dedicate sui social alla loro Dirigente Scolastica, Sabrina Del Gaone. Niente pigiama e collegarsi in orario. Poche semplici regole, ma da rispettare. Non c’è più il divieto di fumo nel cortile della scuola o le circolari dei presidi che vietavano di indossare jeans strappati e minigonne in classe. Nella scuola al tempo del Coronavirus cambiano anche usi e costumi. Non solo nei contenuti della formazione a distanza ma con nuove regole di comportamento, anche senza uscire di casa. Ad esempio evitando di accendere il tablet ancora in pigiama, di scomparire dalla webcam nel bel mezzo di una lezione, fotografare i compagni e l’importanza di presentarsi puntuali su Zoom anche senza il suono della campanella. Veri e propri regolamenti che stanno iniziando a circolare nelle scuole. Ma unica e preziosa un’altra idea partorita dal “Moretti”, la “Web Radio Moretti”, che nasce nell’ambito della progettazione scolastica ricalibrata dopo l’emergenza Covid-19, intende promuovere l’ascolto, la lettura, il potenziamento delle competenze linguistiche, il rinforzo dell’autostima e delle capacità espressive, l’educazione a un uso esperto e insieme consapevole, critico e creativo delle nuove tecnologie. Ma anche favorire la conoscenza e l’uso dei linguaggi della comunicazione, in un’esperienza che promuova la cultura della partecipazione, in un particolare momento come questo in cui la scuola, impegnata nella didattica a distanza, sta trovando una dimensione nuova. E altre novità sono in programma. Che dire: la passione, l’amore e le qualità umane dei docenti stanno venendo fuori. E gli studenti se ne accorgono.
Leo Nodari