"Carissima Luciana,
tra pochi minuti sarò fucilata. Una consolazione devo darti: fucilazione al petto.
Raggiungo papà in paradiso, perché mi sono confessato e comunicata, e con lui proteggerò tutti. Tu sai che sono stata una pura della mia fede: in essa ho sempre creduto, credo ancora e sono contenta di morire.
Consola la mamma. Perdono tutti.
Evviva l'Italia!
Questa è la lettera che la diciannovenne Margherita Audisio, del Servizio Ausiliario Femminile (SAF) della RSI, scrive alla sorella prima di essere fucilata il 1 Maggio 1945 nei pressi di Torino, da una banda di partigiani.
Giovani donne italiane, le SAF, che servirono in grigio-verde nei reparti della GNR, della Decima e delle Brigate Nere per l'onore dell'Italia.
Fasciste? Certamente! Ma Italiane!
Migliaia furono uccise, fucilate, massacrate e seviziate dalle bande partigiane!
In questo 25 Aprile (che per noi rimane un giorno in cui nulla vi è da festeggiare, perché segna la sudditanza e l'occupazione da parte di stranieri della nostra Patria), in "particolare", vogliamo credere che gli odi e le contrapposizioni che scaturirono nella " guerra civile del 1943-1945" e che sono vivi ancora, dopo 75 anni, possano negli anni trasformarsi, se non in una pacificazione, in una storicizzazione, per far sì che il popolo d'Italia possa respirare aria nuova e riprendere, unito, la sua marcia, fatta di Civiltà e Libertà!
L' Associazione Nuove Sintesi, senza nessun intento provocatorio, ricorda le decine di migliaia di italiani caduti della Repubblica Sociale Italiana ed in particolare, quest'anno, il martirio delle donne del SAF, perché, come Margherita, nella dedica che indirizza alla madre: "Fosse anche la mia morte, purché l'Italia viva", NOI lo ripetiamo nel nostro piccolo in ogni azione quotidiana!
ASSOCIAZIONE CULTURALE
NUOVE SINTESI